- Stop alla somministrazione del vaccino AstraZeneca
- L’agenzia del farmaco lo sospende
- Rinviato l’avvio della campagna per i soggetti fragili
- Possibili ritardi consistenti sul già lento piano vaccinale
Nonostante gli appelli ad evitare il panico, le inchieste e le cancellazioni hanno la meglio sulla paura del virus. A scopo precauzionale l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco ha disposto lo stop alla somministrazione del vaccino incriminato e con questa decisione imporrà una rallentamento fortissimo al piano vaccinale vista la carenza di qualsiasi altro vaccino.
Sospesa la somministrazione di AstraZeneca
L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei.
Le inchieste siciliane
Sono 5 le inchieste aperte in tutta Italia su morti che sono seguite temporalmente alla somministrazione del vaccino. Nessuna concausa accertata ma le procure hanno deciso di vederci chiaro. Delle 5 inchiesta, 4 sono in Sicilia e una in Campania.
Fra queste c’è l’inchiesta di Catania che ipotizza una controindicazione specifica ma non seganalata.
Aperta una inchiesta specifica
Un’inchiesta è stata aperta dalla Procura di Catania su eventuali controindicazioni del vaccino AstraZeneca contro il Covid19 su soggetti trombofilici. L’inchiesta, a carico di ignoti, ipotizza il reato previsto dall’articolo 443 del codice penale: “Commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti “. Lo scrive il quotidiano La Repubblica. “Stiamo verificando – dice il procuratore Carmelo Zuccaro – se determinati soggetti trombofilici possano avere una predisposizione ad attivare alcuni fattori detonatori. Potrebbero esserci nel vaccino eventuali controindicazioni per alcune persone, controindicazioni che non sono state analizzate considerato il poco tempo a disposizione per la realizzazione del farmaco”.
Contatti con altre procure che indagano su casi morte improvvisa
Sono state già chieste informazioni alle procure che indagano su quattro morti dopo il vaccino: Siracusa, Trapani, Messina, Napoli. Ieri anche la procura di Gela ha sequestrato la cartella clinica di una insegnante di 37 anni che si trova in gravissime condizioni per un’emorragia cerebrale e che aveva ricevuto il vaccino il primo marzo (un lotto diverso da quello ritirato dall’Aifa). Un altro caso su cui la Procura indaga, che non ha però provocato la morte del soggetto vaccinato, è stato registrato a Catania. Sempre a Catania ieri, oltre all’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, il sottufficiale della Marina morto lunedì scorso 15 ore dopo essersi sottoposto alla prima dose del vaccino, sono state fatte analisi sul sangue e su alcuni organi prelevati (fegato e milza) dal corpo di Davide Villa, il poliziotto deceduto il 6 marzo, sedici giorni dopo il vaccino. Gli specialisti hanno avuto l’incarico di cercare appunto la “predisposizione genetica per trombofilia ereditaria (fattore V di Leiden), fattore II mutato, mutazioni sul gene Mthfr (varianti C677T e A1298C)”.
L’assessore Razza: “Il vaccino per tornare alla normalità”
“Oggi – ha detto l’assessore Razza – voglio ringraziare in particolar modo il sistema di protezione civile regionale per il lavoro enorme che sta facendo, i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Sotto la guida del direttore Cocina siamo riusciti a far tornare al centro i volontari, la cui professionalità e la cui abnegazione sono preziosissime. La valorizzazione di questo sistema è stata una delle azioni prioritarie richieste dal presidente Musumeci. Siamo stati la prima Regione italiana a pensare di affrontare la pandemia come un’emergenza di protezione civile e il modello di intervento che abbiamo adottato oggi è diventato un modello per tutta la nazione, un grande elemento di innovazione che contraddistingue l’azione del Governo Musumeci. La campagna di vaccinazione – ha aggiunto Razza – non si può fermare. Dobbiamo guardare con fiducia alla scienza perché oltre al vaccino non c’è altro che possa restituirci alla normalità”.
Rinviata la partenza dei vaccini per i soggetti fragili
Per oggi, lunedì 15 marzo, era stato annunciato l’avvio delle prenotazioni per le vaccinazioni anti Covid-19 per i cittadini vulnerabili. In realtà, come appreso dall’helpdesk della Fiera del Mediterraneo, non è ancora possibile effettuare la richiesta.
«La campagna destinata ai soggetti estremamente vulnerabili dovrebbe essere avviata nelle prossime ore. Siamo in attesa di indicazioni definitive. Presumibilmente il canale di prenotazione dovrebbe essere quello nazionale, raggiungibile al link seguente prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o il numero verde 800009966».
In totale, sono 500mila i cittadini siciliani interessati potenzialmente alla somministrazione del vaccino.
Ai soggetti fragili saranno somministrati, su indicazione del Ministero, i vaccini Pfizer o Moderna, mentre AstraZeneca ai caregiver.
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