- Prenotazione vaccino per i soggetti fragili, per molti siciliani è impossibile
- Lo hanno denunciato i deputati del M5S della commissione Salute
- Lo conferma Valentina, una donna palermitana, la sua storia
“Da più di una settimana cerco di prenotarmi per il vaccino anticovid e non ci sono ancora riuscita. Al momento attuale non so se e quando potrò vaccinarmi. Eppure, considerato il mio stato di salute, dovrei avere priorità”.
Non nasconde il proprio disappunto Valentina, una donna palermitana di 40 anni per la quale il vaccino, al momento, è solo un miraggio.
Prenotazioni impossibili per alcuni soggetti fragili
È caos per la prenotazione del vaccino anti Covid19 di parecchi siciliani appartenenti alle cosiddette categorie fragili. Molti problemi vengono imputati al sistema che non riconoscerebbe le patologie ed i relativi codici di esenzione. La denuncia è dei deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Salvatore Siragusa e Giorgio Pasqua, che fanno parte della commissione Salute e che hanno chiesto l’intervento del governatore Musumeci.
La storia di Valentina
Valentina è cardiopatica e affetta dalla sindrome di Marfan, una rara malattia genetica che colpisce il tessuto connettivo e che causa alterazioni oculari, ossee, cardiache, dei vasi sanguigni, polmonari e del sistema nervoso centrale. Ha scoperto la sua malattia nel 2000. “Mi è crollato il mondo addosso – racconta -. Erano altri tempi e questa malattia era ancora poco conosciuta”. Nel 2003, dopo un’ischemia cerebrale, e innumerevoli ricoveri ospedalieri, l’intervento di sostituzione della radice aortica. Gli anni a seguire sono stati scanditi da visite mediche e molti farmaci che ormai fanno parte della quotidianità di Valentina, che soffre di dolori ossei continui e problemi respiratori.
Il vaccino
“Quando si è iniziato a parlare del vaccino – racconta ancora Valentina, per la quale anche una semplice influenza stagionale potrebbe essere assai pericolosa – sia il mio cardiologo che il mio medico di famiglia mi hanno detto che avrei dovuto vaccinarmi subito, non appena fosse stato possibile. Ebbene, ho scoperto con grande sorpresa che il mio codice di esenzione non risulta nella lista delle patologie dei soggetti aventi priorità nella vaccinazione. Mi chiedo come sia possibile. Ho anche una percentuale di invalidità civile del 100 per cento”.
I codici di esenzione e il numero verde
Valentina ha provato a prenotarsi attraverso l’apposita piattaforma, la quale chiede di inserire numero di tessera sanitaria e codice fiscale. Le è comparso il seguente messaggio: “I codici inseriti non sono corretti o non corrispondono a persona appartenente a categoria avente priorità nella fase corrente del piano vaccinale. Accertati di non aver commesso errori di inserimento”.
Ha provato e riprovato più volte, per diversi giorni, ma niente da fare.
“Inizialmente – dice – avevo pensato che si trattasse di un problema della piattaforma dovuto ad un sovraccarico di accessi”.
Ma Valentina non si è persa d’animo ed ha contatto il numero verde 800-009966, tramite il quale si può effettuare la prenotazione telefonica. Linee sovraccariche, lunghi minuti di attesa. Il primo giorno non è riuscita a parlare con nessuno. Dopo diversi tentativi, il secondo giorno, le ha risposto un’operatrice.
Racconta ancora Valentina: “L’operatrice mi ha fatto alcune domande relative ad età e patologie. Mi ha confermato che il mio codice di esenzione non rientra nella lista e che la stessa lista è in aggiornamento. Mi ha detto che avrebbe fatto una segnalazione, consigliandomi di riprovare a prenotarmi online dopo due giorni.
Così ho fatto ma mi compare sempre lo stesso messaggio. Che devo fare? Telefonerò di nuovo al numero verde”.
I fragili non tutelati
Valentina di certo non si arrende. Intende vaccinarsi al più presto, non ha potuto farlo prima perché si trovava all’estero, adesso per il problema con i codici di esenzione. Nella sua battaglia quotidiana la sostiene il marito, che vuole esprimere la propria opinione sulla vicenda.
“La verità – dice – è che in Italia non funziona niente. Come è possibile che nella lista i codici di esenzione siano così pochi? Mi sembra che i fragili siano tutelati solo a chiacchiere. Mia moglie ha diritto al vaccino, ne va della sua vita”.
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