Si moltiplicano i casi di vampe di San Giuseppe segnalate in città. Gli operai di Rap sono già al lavoro da giorni, con interventi mirati a rimuovere diverse cataste di mobilio in varie aree del capoluogo siciliano. Coinvolta nelle opere di bonifica la spiaggia dell’Arenella dove, nei giorni scorsi, ignoti avevano creato una pericolosa pila di mobilio. Interventi ingenti anche allo Zen, dove sono stati rimossi più di 300 ingombranti, ovvero rifiuti di grosse dimensioni, nella sola via Nicolò Pensabene. Non sono però mancati episodi di criminalità, con cataste date alle fiamme in via Rocky Marciano.

Rimossa vampa di San Giuseppe all’Arenella

Arenella rimossa vampa di San Giuseppe

Con riferimento alla spiaggia dell’Arenella, gli operatori di Rap hanno rimosso la grossa pila di mobili disposta all’interno dell’arenile. Impegnate due squadre che, servendosi di un camion con gru e di un bobcat, hanno ripristinato lo stato dei luoghi. Un enorme ammasso di spazzatura segnalato dalla nostra redazione il 9 marzo, che rischiava di diventare possibile teatro di un rogo in corrispondenza della festività del 19 marzo. Fatto che avrebbe potuto creare diversi disagi a cittadini e residenti che abitano a pochi metri dalla spiaggia. Ciò oltre a costituire un pericolo dal punto di vista igienico-sanitario ed ambientale.

Roghi allo Zen 2, 300 ingombranti rimossi

Fiamme Zen 2 ingombranti

Gli operatori dell’azienda di piazzetta Cairoli sono inoltre intervenute nell’area del quartiere Zen 2 di Palermo. Luogo in cui, l’8 marzo, avevamo raccolto il grido d’allarme lanciato da Salvatore Tranchina, residente della zona che ha denunciato la fortissima presenza di ingombranti ammassati in varie aree strade del quartiere. A definire l’enorme presenza di mobilio è la stessa Rap che, secondo i dati forniti dalla società, ha rimosso più di 300 ingombranti nella sola via Nicolò Pensabene. Interventi che hanno interessato anche l’area di via Rocky Marciano, dove gli operatori hanno rimosso un enorme massa di rifiuti solidi urbani. Non sono però mancati gli episodi di vandalismi, con rifiuti dati alle fiamme in diverse aree del quartiere.

Caso limite quello che ha riguardato via San Nicola, arteria di collegamento interna al quartiere Zen, che ha intersezione con via Rocky Marciano. Una strada che esiste soltanto per la toponomastica visto che, da anni, è inaccessibile a qualunque tipo di mezzo. La notte, la stessa via è diventata terra di abbandoni e di criminalità. Sul posto è stato lasciato di tutto: dagli ingombranti a materiale edilizio, passando per lastre di amianto e qualsivoglia genere di rifiuto industriale. La massima espressione del degrado vissuto dal quartiere, tanto da costringere i residenti del quartiere, in passato, a soluzioni d’emergenza, come lo sbarramento della stessa strada. Ma tutto è stato vano.

Rimossa la vampa di San Giuseppe al parco Libero Grassi

Vampa San Giuseppe, parco Libero Grassi

Il primo caso di vampa di San Giuseppe del 2023 rischiava di riguardare il parco Libero Grassi. Un’area verde sita nel quartiere di Acqua dei Corsari che, come è noto, non ha mai aperto i battenti al pubblico per problemi ambientali. Zona che continua ad essere terra di degrado e di abbandono incontrollato di spazzatura, in particolare di mobili, materiale edile vario e perfino auto serrate e lasciate a pochi metri dalla spiaggia antistante. Parte di questo materiale è stato usato per comporre la cosiddetta vampa di San Giuseppe, con tanto di poltrona lasciata sul posto. Catasta di materiale rimossa da Rap nei giorni scorsi.

Sono diversi infatti i casi di abbandono di rifiuti, anche eclatanti, che si sono verificati nel tratto di costa di Acqua dei Corsari. Fra questi, anche il deposito di una quindicina di auto tranciate e lasciate sul posto, in un’area del parco finita successivamente sotto sequestro. Ma i fenomeni illeciti non si fermano qui. Sono diverse infatti le segnalazioni di coppiette che si sono appartate, con tanto di auto, all’interno della struttura. Ciò a causa di alcuni buchi nella rete di recinzione, mai riparati e che di conseguenza lasciano terreno libero a chiunque voglia entrare con fini tutt’altro che naturalistici. Una situazione sulla quale il Comune di Palermo sta provando a muoversi, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la struttura commissariale Zes e con la volontà di avviare le opere di bonifica entro aprile. Una riqualificazione, quella del parco Libero Grassi, che si colloca in un più generale disegno che riguarda l’intera Costa Sud. Sette chilometri di costa del cui futuro si è parlato all’interno dell’approfondimento giornalistico “Sicilia”, andato in onda su Video Regione.

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