“I comuni siciliani vanno sostenuti, chiediamo che le variazioni di bilancio prevedano il ripristino dei 10 milioni di euro destinati agli enti locali, inizialmente stanziati con la finanziaria”. Lo dice il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo a proposito del ddl di variazioni di bilancio all’esame dell’aula.

Emendamento del PD al testo

“Il PD proporrà questa misura attraverso un emendamento al testo – aggiunge Lupo – facciamo appello al governo regionale ed a tutte le forze parlamentari affinché sostengano questa misura a favore dei comuni siciliani”.

Ieri l’appello dell’Anci Sicilia a Governo Nazionale

“I Comuni siciliani chiedono al Governo nazionale interventi normativi e finanziari strutturali che pongano fine a uno stato di criticità finanziaria e di sistema che si protrae da troppi anni”. È l’appello lanciato dall’Anci Sicilia, l’Associazione dei comuni siciliani, visti i problemi nei conti e il rischio dissesto cui molti sindaci devono far fronte. Ben il 61% a rischio default.

Lo stanziamento di 150 milioni di euro in favore di circa 200 Comuni che, nell’ultimo bilancio consuntivo presentato (l’emendamento sul collegato fiscale, ndr), hanno una condizione di maggiore disavanzo “riguarda però soltanto il 2021 e ha un carattere strettamente emergenziale”, ha sottolineato ieri il presidente dell’Anci Sicilia (e sindaco di Palermo) Leoluca Orlando.

Serve norma anche per 2022 e 2023

Al momento, l’intervento del Governo nazionale infatti riguarda il solo 2021 e quindi “permane l’esigenza di una ulteriore norma che destini uguali risorse anche per il 2022 e per il 2023. Nel testo del disegno di legge di bilancio, infatti, allo stato attuale è prevista all’articolo 173 una norma che per il 2022 e per il 2023 dispone risorse per i soli comuni in piano di riequilibrio. Resterebbero esclusi la maggior parte dei comuni siciliani che sono comunque in crisi finanziaria e registrano un disavanzo nei bilanci consuntivi”.

L’affondo del M5S

Pochi giorni fa Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, ha evidenziato le criticità: “Il governo Musumeci non si smentisce anche nell’ultima variazione di bilancio: oltre agli immancabili tagli, si aggiungono gli impegni non mantenuti nel ripristino dei trasferimenti ai Comuni nell’esercizio 2021, non mancano imprecisioni nel testo, vi sono anche interventi normativi non tipici di una variazione di bilancio e dagli effetti su cui chiederemo immediati chiarimenti”. A cominciare dai Comuni, che “vedono – spiega il parlamentare 5 Stelle – disattese ancora una volta le promesse fatte dal governo regionale in occasione dell’approvazione della legge regionale n. 29 del novembre 2021 sul ripristino dei trasferimenti già ridotti in questi anni. All’appello mancano almeno 5 milioni di euro. Il duo Zambuto-Armao anche questa volta se la prende con i Comuni”.

Le anomalie sarebbero numerose e gli esempi non mancano. “Come all’articolo 13 dove assistiamo al passaggio di competenze del demanio idrico dall’assessorato del Territorio e dell’Ambiente all’assessorato Infrastrutture e mobilità. Qual è la motivazione di questa operazione? Operazione fatta proprio nello stesso periodo in cui la Sicilia è stata martoriata da fenomeni calamitosi. Con questo passaggio, gli interventi andranno più veloci o si perderà ulteriore tempo? All’articolo 12 si interviene ancora sull’Autorità di bacino e si fanno ulteriori modifiche: si accorgono adesso, dopo tre anni, che non funziona? Autorità tanto decantata come riforma da parte del presidente Musumeci e dall’assessore Cordaro. Modifiche normative che se mantenute potrebbero creare ulteriore confusione, visto che a fronte di competenze sottratte all’Autorità di bacino non si individua chi se ne farà carico”.

Altri imbarazzanti tagli – conclude Di Paola – riguardano persino i benefici per le vittime di mafia che denunciano le richieste estorsive. Perché questi fondi vengono sottratti? Non si riescono a spendere per mancanza di richieste, lungaggini burocratiche o ci sono altre motivazioni? La coperta è sempre più corta, ma come opposizione faremo il possibile per non fare pagare ai soliti i fallimenti di questo governo”.