L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge sulle variazioni di bilancio 2021. Trovata un’intesa sui fondi destinati ai comuni: con un taglio alle altre voci di spesa, rispetto alla riduzione d’iniziale di 10 milioni, alla fine sono stati recuperati 5 milioni di euro destinati agli enti locali. Prevista anche la proroga dei contratti a tempo determinato degli Asu, mentre 4,5 milioni andranno in favore dei centri etnei per la rimozione della cenere vulcanica. Tra le altre misure, un milione di euro e’ stato destinato al fine di fronteggiare l’emergenza causata dall’esplosione dell’11 dicembre 2021, in favore del Comune di Ravanusa. Prossima seduta il 30 dicembre.

Ossigeno per i comuni

L’approvazione è “un passaggio importante, questo, per le casse dei comuni che, da febbraio, hanno dovuto sostenere uno sforzo non indifferente per fronteggiare l’emergenza causata dalle continue eruzioni del vulcano”, dice il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo.

Un milione per Ravanusa

Tra i provvedimenti, l’ARS ha approvato l’emendamento che autorizza la spesa di un milione in favore del Comune di Ravanusa colpito dalla tragica esplosione. “Ringrazio il Governo Musumeci e i colleghi parlamentari – dice Giusi Savarino, prima firmataria dell’emendamento – per la sensibilità dimostrata nell’aver voluto dare un segnale immediato alla comunità di Ravanusa con un finanziamento da 1 milione introdotto già nel primo strumento normativo utile. Una somma che non restituirà la vita alle vittime di questa tragedia, ma che costituisce il primo tassello per ricostruire l’anima ferita della mia comunità” conclude l’onorevole.

Niente fondi per i talassemici

All’interno della variazione di bilancio il Pd ha inserito una serie di provvedimenti “che il Governo Musumeci e la sa maggioranza avevano dimenticato”, dice Dipasquale, tra cui le somme per i lavoratori del CORFILAC di Ragusa, necessarie per chiudere l’anno e pagare gli stipendi, circa 300mila euro e le risorse per il Consorzio di Bonifica di Ragusa. “Queste somme, sia per il CORFILAC che per il Consorzio di Bonifica n. 8 – evidenzia Dipasquale –  sono state recuperate, ma rimane l’amaro in bocca per un’altra gravissima carenza che però non è stata sanata. Mi riferisco all’assenza dei 400mila euro necessari per garantire i vitalizi ai talassemici. Un’altra questione che era stata segnalata per tempo, che si sarebbe potuta risolvere facilmente e sulla quale il Governo si era impegnato a parole. Purtroppo per i talassemici sono rimaste solo le parole”.

Pioggia di critiche dall’opposizione

Piovono comunque critiche sul governo regionale. “La discussione e il voto sull’assestamento di bilancio hanno confermato la totale assenza di una visione da parte del Governo e della maggioranza, un mero navigare a vista fra le nebbie senza affrontare i tanti problemi della Sicilia”. Lo dice Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi in merito alle variazioni al bilancio regionale. “Certamente – continua – qualcuno dirà che non si trattava di una finanziaria ma solo di una variazione, ma proprio in sede di variazione si possono aggiustare e riequilibrare, seppur tardivamente, necessità e carenze croniche fondamentali. Invece il Governo ha scelto di non prevedere alcunché per tante categorie e per tanti problemi della nostra regione senza alcuna idea sul futuro della Sicilia”.

Pure spese cornetti e caffè

Per i deputati del M5s all’Ars, le variazioni di bilancio, approvate dall’aula, “sono piene di spese che potevano essere rimandate a favore di altre, come quelle per il consorzio di bonifica di Palermo, per la pubblicità dei siti culturali e delle attività sportive isolane” e “sono piene pure di spese per debiti fuori bilancio, comprese quelle per i cornetti e i caffè in occasione di un corso di formazione per la polizia municipale, costati ai siciliani quasi 1.300 euro”. “In questa manovra – aggiunge il capogruppo Giovanni Di Caro – tutti gli assessori hanno avuto qualcosa, tranne l’assessore Messina, cui hanno bocciato un articolo aggiuntivo di 50 mila euro. A testimonianza del clima non certo idilliaco che contraddistingue questa maggioranza”. La bocciatura è avvenuta con voto segreto. “Per carità, 200 mila euro per sistemare la tribuna del Barbera in vista della partita della nazionale ci potrebbero pure stare, ma non in un momento in cui si taglia ovunque, in primis ai Comuni, che mai come ora sono alla canna del gas, e perfino ai talassemici – prosegue Di Caro – Certo non si può dire che a Musumeci faccia difetto la coerenza: da quando si è insidiato ha sempre portato in aula manovre economiche a dir poco discutibili. Di buono c’è che per fortuna dei siciliani queste sono le ultime”.