• Continua l’emergenza bare accatastate al cimitero dei Rotoli di Palermo
  • Il direttore del cimitero e il Comune forniscono dati diversi
  • L’assessore Sala e il sindaco Orlando hanno chiesto una relazione dettagliata

Non si vede all’orizzonte alcuna soluzione per superare l’emergenza al cimitero dei Rotoli di Palermo, dove ormai è difficile anche capire quanti siano i morti in attesa di sepoltura. Una vergogna in piena regola balzata agli onori delle cronache nazionali.

Quante bare in deposito?

Le bare in deposito sarebbero quasi mille o poco più, ma il risvolto più paradossale di questa incredibile vicenda è che il Comune non sa quante sarebbero esattamente.
Come si legge su Repubblica Palermo, da un conteggio fatto ieri mattina dal nuovo direttore del cimitero, Leonardo Cristofaro, insediatosi l’11 maggio scorso, le salme accatastate sarebbero 1007.
Il Comune però, non sarebbe d’accordo in merito al dato fornito, tanto da aver chiesto una relazione dettagliata. Ventisette bare potrebbero essere state calcolate due volte nel conteggio. Ma se non sono 1007 sono dunque 980, un dato diverso dai 918 feretri dei quali ha parlato ieri l’assessore Toni Sala, con delega ai cimiteri.

Una relazione per il direttore del cimitero

L’assessore Sala ha ricevuto da poche ore un report secondo il quale i feretri in attesa sarebbero 918, dato che conferma. Incalzato ancora da Repubblica Palermo, dice che chiederà formalmente una relazione. Da Palazzo delle Aquile parte dunque una richiesta formale firmata da Sala e dal sindaco Orlando destinata al direttore del cimitero.
Cristofaro, però, non avrebbe un elenco completo, esaustivo e definitivo sul numero di salme a deposito.

Intanto le famiglie dei defunti aspettano di seppellire i propri cari

Intanto le famiglie dei defunti attendono di seppellire i propri cari, attesa che per alcuni dura anche da un anno e mezzo. Sono due impiegate Reset a fornire un dato parziale, quello relativo ai feretri in attesa di sepolture nei loculi o nei campi di inumazione: sono 416 e 473. Da questo elenco mancano però i feretri in attesa delle operazioni di spurgo di altre tombe, e quelli in attesa di cremazione.
Alle 889 bare però ne andrebbero sommate quindi altre 58, più 33 più 27, per un totale di 1007 feretri.
Resta poi il problema delle 27 bare forse calcolate due volte, forse non calcolate affatto. Un numero inaccettabile per qualsiasi città che voglia definirsi civile.

La soluzione di Sant’Orsola

Eppure, il sindaco Orlando, una soluzione l’aveva promessa. Quella di trasferire venti salme al giorno al cimitero di Sant’Orsola per effetto di un accordo con l’Ente Camposanto di Santo Spirito. Una promessa, per l’appunto, che è sinora rimasta solo tale. Il Comune, infatti, dispone solo di due carri funebri, e pertanto, nella migliore delle ipotesi, le bare portate a Sant’Orsola potrebbero essere non più di dieci al giorno.

Un anno fa l’inchiesta di Casa Minutella e BlogSicilia

Oltre un anno fa BlogSicilia e Casa Minutella erano andati a vedere la situazione trovando condizioni insostenibili e non degne di una città civile. Una situazione che invece di migliorare adesso è perfino peggiorata

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