Il silenzio di Covisian e Ita finisce per inasprire la vertenza e scatena anche la reazione dell’amministrazione comunale palermitana. A distanza di diversi giorni dal tavolo ministeriale per provare a risolvere il rischio licenziamento dei 543 dipendenti del call center di Ita, dato in commessa a Covisian ma in scadenza e non rinnovata, ancora non c’è alcuna soluzione ufficiale.

“Silenzio assordante”

“La latitanza e il silenzio assordante di Ita e Covisian rappresentano un’ulteriore provocazione al ruolo e alla dignità del governo e ai diritti dei lavoratori”. Lo hanno detto il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Lavoro Giovanna Marano in merito alla vertenza che riguarda in totale 543 operatori palermitani a rischio licenziamento a causa del mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta lo scorso ottobre. Si tratta dei 221 di Covisian che dall’1 maggio verrebbero licenziati dopo il dietrofront di Ita Airways sulla commessa e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione a zero ore e che avrebbero dovuto essere riassunti entro il 2023.

Preoccupante immobilismo

“Dopo otto giorni dalla convocazione del tavolo – aggiungono Orlando e Marano – registriamo un preoccupante immobilismo. L’amministrazione comunale esprime piena solidarietà ai 543 lavoratori e lavoratrici a rischio licenziamento e ferma critica nei confronti del comportamento di Covisian e di Ita, quest’ultima azienda committente interamente partecipata dello Stato che ha disertato senza alcun preavviso il confronto indetto otto giorni fa dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. E non ha garantito il rispetto degli accordi siglati lo scorso ottobre in sede ministeriale che avevano ad oggetto la commessa affidata a Covisian”.

La question time al ministero

Intanto Davide Aiello, deputato siciliano del M5S componente della commissione Lavoro. Ha deciso di rilanciare la questione. “Ho presentato un question time – ha detto – in commissione al Ministero del Lavoro per sapere quali urgenti iniziative intenda adottare il governo al fine di garantire il rispetto dell’accordo siglato in sede istituzionale il 21 ottobre 2021, il rispetto della clausola sociale e la salvaguardia dei livelli occupazionali di tutti i 543 lavoratori operatori dell’ex call center Almaviva di Alitalia in gran parte in servizio a Palermo. I lavoratori si aspettano risposte precise. Bisogna impedire che, nel difficile momento che stiamo attraversando, 543 persone si ritrovino senza impiego”.

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