Ad un mese dalla sospensione del tavolo al ministero sulla vertenza del call center Ita Airways ed i licenziamenti dai 543 impiegati i sindacati lamentano un “Silenzio assordante e sconcertante dei ministeri competenti.

Si legge nella nota di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil ed Ugl Tlc: “Ad un mese esatto dalla sospensione del tavolo Ministeriale sulla vertenza del call center ITA Airways, con i licenziamenti di Covisian e Almaviva ancora aperti per i 543 lavoratori impiegati sulla commessa Ex Alitalia – dichiarano le Segreterie Territoriali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL – UGL TLC – continua a regnare un silenzio inquietante e sconcertante da parte dei Ministeri coinvolti nella vicenda”.

I sindacati “Fra 30 giorni potrebbero iniziare i licenziamenti”

“Fra poco più di 30 giorni potrebbero scattare i licenziamenti in Covisian e poi a ruota quelli di Almaviva, il mancato accordo commerciale fra ITA e Covisian, il mancato rispetto delle regole e di una norma dello Stato, a causa di dinamiche di mercato malate e di logiche al ribasso, sta per essere scaricato sulla pelle di 543 famiglie fra Palermo e Rende”.

Il 23 maggio presidio sospeso per commemorazione strage Capaci

“I lavoratori di Almaviva e Covisian – dichiarano le segreterie territoriali di categoria – in rispetto per le commemorazioni del 30° anniversario della Strage di Capaci, sospenderanno il presidio di protesta a Piazza Politeama per partecipare alle manifestazioni in memoria dei giudici Falcone e Morvillo e della scorta, in nome della legalità. La protesta dei lavoratori riprenderà la prossima settimana anche con nuove iniziative di lotta”.

La settimana scorsa bruciate le schede elettorali

La settimana scorsa, i lavoratori ex Almaviva – Covisian di Palermo si sono riuniti in una delle ultime manifestazioni di protesta a piazza Castelnuovo, mostrando la loro rabbia rispetto, a loro dire, al disinteresse registrato dal mondo politico rispetto alla propria vertenza. I lavoratori infatti hanno deciso di strappare e bruciare le proprie tessere elettorali. Un gesto che si contestualizza rispetto al prossimo appuntamento elettorale del 12 giugno.  A tal proposito, il messaggio dei dipendenti è chiaro: “non ci faremo utilizzare come merce di scambio”.

Una protesta che si colloca all’interno di un presidio permanente messo in campo dei lavoratori ex Almaviva – Covisian proprio in piazza Castelnuovo. Protesta che non è unica nel suo genere visto che, il 6 maggio scorso, i dipendenti hanno occupato il tetto del teatro Politeama, in segno di protesta contro le istituzioni.

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