E’ il momento del primo chiarimento. E di argomenti da mettere sul piatto ce ne sono tanti.  Per questo il presidente della Regione, Renato Schifani, ha convocato i partiti che lo sostengono essendo parte della coalizione di centrodestra. L’obiettivo è sedersi intorno ad un tavolo e dirsi “in faccia” le cose che non vanno invece di continuare con i comunicati stampa e i confronti a distanza.

Schifani conferma il vertice

A confermare la convocazione della coalizione è lo stesso presidente della Regione che si assume, così, il ruolo di guida dell’alleanza che gli deriva proprio dall’essere stato sintesi nella scelta della candidatura diventando governatore.

“E’ un appuntamento politico importante, perché dopo quattro mesi di lavoro ho ritenuto opportuno incontrare i capigruppo di maggioranza e i segretari regionali per fare l’inventario di quello che è stato fatto e che si deve fare e anche per studiare delle formule di comportamento da parte di tutti i componenti della maggioranza che tengano conto di una maggiore sinergia preventiva rispetto a quanto successo giorni fa con atti parlamentari portati avanti da un partito, senza consultazione e sono certo che fatti come questi non avverranno più” ha detto questa mattina il presidente della Regione Renato Schifani confermando che il vertice di maggioranza è convocato per domani.

La composizione del tavolo

Il governatore ha deciso per un tavolo ristretto ma alla discussione parteciperanno tutti coloro che hanno un ruolo. Non sarà un confronto interno alla giunta come avvenuto negli ultimi anni. Al vertice sono convocati i capigruppo dei partiti della coalizione e i segretari di partito.

I temi del confronto

Quali siano i temi sul tavolo il Presidente non lo dice. Al contrario si limita ad indicare nella revisione del fatto e del da farsi i motivi della convocazione. In realtà la maggioranza ha già rischiato di litigare pesantemente in più occasioni. L’ultima è la vicenda dei precari Covid con Fratelli d’Italia che ha lanciato un documento a favore della loro stabilizzazione mentre gli alleati fanno notare che c’è un buco da 400 milioni e non li può stabilizzare. Ed è Forza Italia a parlare di atteggiamento di FdI che mette a rischio la maggioranza.

Ma anche la vicenda della mostra a Cannes ha lasciato evidenti strascichi mai sopiti ne ammessi. Lo scambio di assessori fra Turismo e Beni Culturali è stata l’ennesima imposizione di FdI alla coalizione che comincia a soffrire troppo l’egemonia di un partito solo, sia pure maggioritario. In discussione ci sarà la tendenza dei meloniani a fare troppo l’asso piglia tutto.

Dal bilancio all’Autonomia differenziata

Un passaggio sarà inevitabile sulla vicenda bilancio. Quello di previsione è infarcito di norme, di proposta parlamentare, che rischiano l’impugnativa. E anche l’assalto alla diligenza che è stato fatto passare per evitare scontri e giungere a rapida approvazione del primo documento economico finanziario della Regione, è un tema che dovrà essere affrontato, anche se forse non in questa occasione.

Non dovrebbe essere della partita, invece, la polemica sull’Autonomia differenziata che è più tema di confronto fra maggioranza e opposizione che non interno alla stessa maggioranza.

Tanti sassolini si stanno raccogliendo

Nelle scarpe del mediatore Schifani, però, si stanno raccogliendo già alcuni sassolini e c’è da giurare che il Presidente della Regione, rispettoso del ruolo dei partiti, equilibrato e abituato alla mediazione, non si farà scappare l’occasione per togliersene qualcuno. Lo farà nelle segrete stanze, nei tempi e nei modo che sono consoni alla politica, ma lo farà. Perché certamente non è persona di guerra, ma neanche politico che si faccia soverchiare da alcuno. E anche quando pubblicamente cede a questa o quella pressione per non far esplodere la maggioranza, questo non vuol dire che non abbia pronta la mossa successiva

 

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