Troppo spesso si parla di barriere architettoniche o di servizi assenti con riferimento alle periferie di Palermo. Purtroppo non fa eccezione via Villagrazia, importante arteria viaria della III Circoscrizione del capoluogo siciliano. Qui infatti, i pedoni sono costretti a camminare sulla sede stradale a causa dell’assenza o dell’impraticabilità dei marciapiedi. Storie purtroppo comuni in una città nella quale il decentramento e l’idea di una città policentrica non si sono mai realizzati del tutto.
La situazione in via Villagrazia
Disservizi che, se ad un primo acchitto appaiono piccoli, rappresentano un grande problema nella vita quotidiana dei residenti del quartiere. Ciò alla luce del fatto che, proprio su via Villagrazia, insiste il nosocomio dell’ospedale Guadagna. Punto sanitario presente proprio dal lato in cui il marciapiede non esiste del tutto. Ciò costringe i pedoni a camminare letteralmente in strada, anche a causa della presenza di ogni genere di impedimento sulla parte laterale della strada: rifiuti ingombranti abbandonati accanto ai cassonetti, erbacce decisamente alte e mai potate del tutto, nonché i pali dell’illuminazione pubblica che, la sera, dimostrano qualche defiance.
“Marciapiedi assenti, persone costrette a camminare in strada”
Un problema che costringe i residenti a camminare sulla sede stradale. Fatto sottolineato dall’attivista Mariagrazia Izzo. La residente evidenzia i numerosi problemi di sicurezza presenti in via Villagrazia. “I cittadini si trovano a dover camminare sul ciglio di una strada stretta, peraltro a doppio senso di marcia, dove il limite di velocità sarebbe 30 km/h. Questo al di là del fatto che il cartello stradale sia impossibile da vedere per le auto! I marciapiedi sono inesistenti. soprattutto dal lato dell’ospedale Guadagna. E in quei piccoli tratti dove vi sono presenti, dall’altro lato della strada, sono impraticabili a causa delle auto parcheggiate. A completare il tutto la fitta boscaglia di erbacce che costeggia la strada insieme agli ingombranti lasciati abbandonati. Auspichiamo che chi di competenza possa presto risolvere questa incresciosa situazione”.
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