Grande lavoro in questi giorni per la commissione toponomastica al Comune di Palermo che ha dato il suo via libera anche all’intitolazione di villa Sperlinga. No, non è uno scherzo: quella che è sempre stata chiamata come villa Sperlinga in realtà non aveva mai avuto alcuna intitolazione formale. Adesso arriva anche la messa a posto sul piano formale e burocratico. Ma ci sono anche altre importanti intitolazioni: all’ex sindaco Giuseppe Insalaco, all’architetto Carlo Scarpa e alla leader della comunità ebraica Evelyne Aouate.

Villa Sperlinga

La sorpresa, per molti ma forse non per tutti, è quella di villa Sperlinga. Incredibile ma vero questo polmone verde, che si trova tra piazza unità d’Italia e i viali Francesco Scaduto e Boris Giuliano, non avrebbe mai avuto alcuna intitolazione. Come riporta nella determina a sua firma il sindaco Roberto Lagalla, la villa “non ha un toponimo ufficializzato con provvedimento di intitolazione”. E’ stato quindi deciso di “sanare” con l’intitolazione ufficiale dopo aver avuto anche l’ok della Soprintendenza ai beni culturali di Palermo.

La via all’ex sindaco Insalaco

Questa mattina intanto si è tenuta la cerimonia di intitolazione della via Cesareo al sindaco Giuseppe Insalaco: “Vuole onorare il suo impegno e la sua determinazione – ha detto Lagalla – nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata che lo portò a dare una svolta nella gestione degli appalti nel Comune di Palermo dell’era di Vito Ciancimino. Negli anni in cui la mafia si mascherava attraverso il volto delle istituzioni ed era molto offuscata la visione della verità, lui ebbe il coraggio di denunciare un sistema corrotto a costo della sua stessa vita.  E’ stato un sindaco perbene, che in soli 100 giorni ha lasciato traccia del suo operato. La strada per la legalità è ancora lunga, ma tanto è stato fatto grazie al sacrificio di uomini come il sindaco Giuseppe Insalaco”. Giuseppe Insalaco venne ucciso dalla mafia il 12 gennaio 1988, proprio in via Cesareo.

Altre due intitolazioni

Altre due intitolazioni sono state stabilite dalla commissione toponomastica e rese definitiva con determina del primo cittadino. E’ stata intitolata la sala diplomatica dell’archivio storico comunale a Evelyne Aouate, recentemente scomparsa, leader della comunità ebraica di Palermo; infine il largo della Rosa cambia denominazione e viene intitolato all’architetto Giuseppe Scarpa, morto nel 1988. Per quest’ultima si aspetta l’ok della prefettura.

Articoli correlati