Ci sono illustri vittime della mafia ma anche donne-coraggio e persino in odor di santità. Cambia la toponomastica in diversi comuni della provincia palermitana dove si è deciso di rimettere mano ai nominativi di alcune vie per dare lustro a personaggi importanti, siciliani e non solo. Da chi ha combattuto la mafia, a donne sante, passando anche a storici locali che hanno dato lustro a livello locale al territorio: c’è di tutto nelle decisioni assunte dai municipi di Partinico, Balestrate e Trappeto che hanno avuto il benestare della prefettura, a cui spetta l’ultima parola.

A Partinico

Nella cittadina partinicese la scelta è ricaduta su due donne: una via da oggi è dedicata alla giornalista Maria Grazia Cutuli, scomparsa tragicamente durante la guerra in Afghanistan, e alla pediatra Gianna Beretta Molla, beatificata da papa Giovanni Paolo II. L’iniziativa è stata messa in campo dalla commissione prefettizia del Comune con la collaborazione della Fidapa, la federazione arte, donne e mestieri.

A Trappeto

Nella cittadina trappetese c’è stato il maggior numero di cambi di denominazione di vie. In questi giorni sono state installate le targhe in cui campeggia il nome della nuova via. In alcuni casi si è trattata della prima intitolazione dell’arteria, che invece era denominata con una semplice sigla, in altri casi invece si è proceduto al cambio di denominazione. Le intitolazioni delle vie sono state fatte a Peppino Impastato (già via Giambrone), Pertini, Cerasella, Vittime del mare, Rocco Chinnici, lungomare Ciammarita, Pio La Torre, Casello, Roma, degli emigrati, San Giuseppe, Marina, Domenico Tuzzo, e i viali San Cataldo (già regia trazzera San Cataldo) e Italia.

A Balestrate

A Balestrate c’è addirittura una particolarità. Ci si è resi conto che in tutta la cittadina marinara addirittura non esiste una sola via dedicata a una donna. Il Comune guidato dal sindaco Vito Rizzo ha deciso di spezzare questa “tradizione maschilista” intitolando quattro vie alla campionessa di atletica Anna Rita Sidoti, alla cantante palermitana Giuni Russo, alla cantastorie e cantautrice Rosa Balistreri e a suor Maria Rosa Zangara. Inoltre si è deciso di  intestare un’arteria a Placido Rizzotto, sindacalista di Corleone che venne rapito nella serata del 10 marzo 1948 e ucciso dalla mafia per il suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre.

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