Stava preparando la fuga e così i carabinieri dopo la festa di liberazione hanno fatto scattare il blitz di fretta e furia dando vita all’operazione “Luce”. Nuovo colpo alla famiglia mafiosa di Villabate, già pesantemente colpita dalle dichiarazione Francesco Colletti, capomafia del centro alle porte di Palermo. Ha iniziato la sua collaborazione dopo essere stato arrestato nell’operazione “Cupola 2.0”.

Provvedimento d’urgenza

I militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Palermo hanno eseguito quattro fermi. Provvedimento disposto d’urgenza dalla locale Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Maurizio de Lucia. Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. In questi anni i componenti della famiglia mafiosa hanno tentato un riassetto con l’azione di alcuni esponenti che erano tornati in libertà dopo aver scontato le pene per condanne definitive. Fermati Francesco Terranova, Salvatore Lauricella, Giovanni La Rosa e Vito Traina.

Lo sviluppo delle indagini

Le indagini sono partite da alcune estorsioni nei confronti di imprenditori locali. Richieste di pizzo che servivano a soddisfare le esigenze di sostentamento degli affiliati, soprattutto di quelli reclusi. I militari hanno documentato una strategia di riconquista del consenso della popolazione con una “pacificazione” con gli operatori imprenditoriali e commerciali economicamente più fragili. In pratica veniva assicurata la limitazione della criminalità predatoria indiscriminata. Nel contempo vi era anche il controllo dello smercio al dettaglio di stupefacenti nel territorio di Villabate.

Il cerchio che si chiude e le conferme

Il blitz di oggi ha subìto un’accelerazione conseguente al pericolo di fuga di un indagato. L’indagine restituisce un quadro in linea con altre recenti misure cautelari eseguite nel capoluogo siciliano, ovvero quello di una “cosa nostra” affatto rassegnata a soccombere. Ma al contrario impegnata, attraverso il continuo richiamo alle proprie regole fondanti, a riorganizzare le proprie fila. Tutto ciò per proporsi sul territorio con maggiore credibilità e autorevolezza.

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