Sia la regione che il Comune di Palermo si costituiranno parte civile contro il branco di violentatori. “Profondo dispiacere per la gravità inaudita dell’episodio e totale solidarietà alla giovane vittima: auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia”. Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito ai quattro arresti eseguiti dai carabinieri di Palermo questa mattina, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo subita da una giovane ragazza lo scorso 7 luglio in centro città, che si aggiungono ad altri tre presunti complici già arrestati su ordine della autorità giudiziaria lo scorso 3 agosto.

“Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità”

Il governatore dell’isola sottolinea, inoltre: “Sono sgomento per quanto sta emergendo dalle indagini degli inquirenti. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco. A partire dalla decisione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale relativo allo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima. Crediamo si tratti di un gesto ineludibile di fronte a casi di efferata violenza e di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della nostra comunità. Lo dobbiamo alla giovane vittima e a tutte le donne che subiscono violenza”.

“Serve un cambio di passo cultura”

Schifani conclude: “Ma quello che serve è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve mettersi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi definitivamente da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani”.

Il sindaco Lagalla “Violenza lascia sgomenta la nostra comunità”

“La violenza sessuale subita dalla giovane ragazza palermitana ha lasciato sgomenta la nostra comunità. Un episodio da condannare con fermezza, auspicando il massimo della pena possibile per i colpevoli che difficilmente possono essere definiti esseri umani. Da parte mia e di tutta l’amministrazione la vicinanza alla vittima degli abusi e alla sua famiglia e la volontà del Comune di stare al loro fianco. Questa triste e ingiustificabile vicenda lascia comunque un importante insegnamento che risiede tutto nel coraggio della ragazza di denunciare il branco che l’ha aggredita e ringrazio il Comando provinciale dei carabinieri che ha condotto le indagini, fino ad arrivare agli arresti di oggi. Mi auguro che questo gesto possa aiutare le altre donne vittime di violenze a denunciare e che, in generale, questa società possa compiere passi in avanti, superando logiche di prepotenza e aggressività, in particolare quelle degli uomini nei confronti delle donne”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Il vice sindaco Carolina Varchi

“La violenza sessuale avvenuta a Palermo lascia sgomenti e indignati. Da donna, voglio esprimere la mia vicinanza alla ragazza e alla sua famiglia. Mi auguro che la Giustizia faccia presto il suo corso. Perché barbarie come queste non sono ammesse in una società civile” scrive Carolina Varchi, deputata di Fdi e vicesindaco di Palermo, sulla propria pagina Facebook.

“Voglio sottolineare – aggiunge – il coraggio della ragazza. Denunciare la violenza rappresenta un importante gesto, che sia da incoraggiamento per tutte. Da vice sindaco, – conclude Varchi – chiederò all’avvocatura di costituirsi parte civile. Nessuna deve restare sola”.

La violenza

“Falla ubriacare, poi ci pensiamo noi”. E’ iniziata in questo modo la notte da incubo per una giovane di 19 anni a Palermo. Uno degli aggressori invitava uno degli ambulanti venditori di alcool nel mercato della Vucciria a Palermo a riempire il bicchiere della giovane che poco dopo è stata violentata in una zona appartata al Foro Italico.

Diversi shottini di alcool e due cocktail che hanno reso inerme e indifesa la giovane che ha percorso la strada dal mercato storico fino alla zona del Foro Italico.

Gli arrestati

Angelo Flores, 22 anni, Gabriele Di Trapani, 19 anni, Cristian Barone, 18 anni, Christian Maronia, 19 anni, Samuele La Grassa, 20 anni, Elio Arnao, 20 anni.

Le indagini e le immagini del sistema di videosorveglianza

Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno immortalato il gruppo. La ragazza al centro, due che la sorreggevano e gli altri cinque attorno.

“Non avevo idea di dove mi stessero conducendo – ha raccontato ai carabinieri la vittima – Mi hanno risposto: lo sappiamo noi”. Durante il tragitto la ragazza ha cercato di attirare l’attenzione dei passanti. “Ho chiesto aiuto a quanti passavano – ha aggiunto la giovane – ma nessuno ha compreso quello che sta va succedendo”.

La violenza nei pressi di un cantiere

Una volta arrivati nella zona isolata al Foro Italico nella zona di un cantiere, si è consumata la violenza di gruppo. Il racconto è drammatico. “Ho gridato basta, basta, ma loro ridevano. Tanto ti piace, mi urlavano”.

Uno dei partecipanti ha anche filmato con il cellulare la violenza, ma poi l’avrebbe cancellata per paura che la giovane lo denunciasse. La vittima è stata rivestita e abbandonata per strada.

Vittima soccorsa da alcuni passanti

Alcuni passanti l’hanno soccorsa e hanno chiamato il fidanzato che è andato a prenderla per poi portarla in ospedale. Qui i medici del reparto di ginecologia del Policlinico hanno confermato la violenza e hanno chiamato i carabinieri che hanno iniziato le indagini che hanno portato agli ulteriori quattro arresti di questa mattina.

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