“Un segnale chiaro e un atto concreto contro la violenza sulle donne, a poche ore dalla notizia degli abusi che sarebbero stati compiuti a Monreale e a poche giorni dal caso dello stupro di gruppo a Palermo. Oggi abbiamo incardinato in Commissione giustizia il disegno di legge governativo. Un testo che prevede norme più severe e soprattutto una maggiore tutela della vittima, con l’inasprimento anche delle misure di protezione preventiva. Adesso siamo convinti che su questo tema verranno messi da parte approcci ideologici e polemiche e che presto la norma possa avere il via libera dall’intero Parlamento”. Lo dichiara Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione giustizia dopo aver dato il via all’iter per un nuovo disegno di legge a tutela delle vittime di violenza.

“Provvedimento fissa tempi stringenti per misure cautelari”

“Il testo – prosegue – è molto ampio e interviene su diversi aspetti riguardanti i reati di violenza domestica e di genere. Ad esempio, il provvedimento fissa tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari, come l’utilizzo più rigoroso del braccialetto elettronico, e dispone l’arresto anche in ‘flagranza differita’ tramite l’acquisizione di video e foto. Ma non solo”.

“Assoluta priorità per i processi di questo tipo”

“Il ddl – aggiunge Varchi – tra le altre cose, favorisce la specializzazione dei magistrati che si occupano di questo reato, prevede una assoluta priorità per i processi riguardanti fatti di questo tipo e amplia l’ambito di applicazione per i casi di arresto eseguito per violazione dei provvedimenti del giudice. Il testo, poi, interviene anche sul fronte della prevenzione e dei risarcimenti. Nel primo caso, è previsto l’obbligo di “circolarità informativa”, affinché siano adottate le opportune misure di protezione delle vittime nel caso in cui venissero meno le misure cautelari per gli autori di violenza. Nel secondo caso, viene introdotta una provvisionale a titolo di ristoro, prima ancora di giungere alla sentenza, in favore della vittima o, in caso di morte, degli aventi diritto, in condizioni di bisogno”.

“Un testo solido e un segnale forte – conclude Varchi – contro reati odiosi che destano un sempre crescente allarme sociale al quale vogliamo dare adeguata risposta”.