Violenze e persino sequestrata in casa. E’ l’inferno che per due anni è stata costretta a subire una donna a Bagheria, nel Palermitano. A fare luce sui maltrattamenti la polizia che ha arrestato il convivente.

Le accuse

La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip di Termini Imerese. Il provvedimento riguarda un palermitano accusato di maltrattamenti e sequestro di persona ai danni della convivente. Per lui anche l’aggravante della continuazione del reato. Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Bagheria. Il giovane dall’agosto del 2021 ad oggi avrebbe offeso, aggredito e minacciato di morte la compagna. L’avrebbe persino costretta anche ad atti di autolesionismo.

Chiusa in casa

L’arrestato avrebbe non solo usato violenze fisiche ma persino sequestrato la donna in casa. In pratica fu letteralmente chiusa a chiave all’interno dell’appartamento per impedirle di uscire. I poliziotti hanno accertato che nell’ultimo anno la vittima delle aggressioni ha acquistato 7 paia di occhiali. Costretta a sostituire le montature danneggiate a seguito delle aggressioni subite. Il giovane rinchiuso nel carcere Burrafato di Termini Imerese.

La condanna nel Trapanese

A proposito di violenze domestiche, ieri nel Trapanese condanna definitiva per un uomo di Calatafimi, per violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti. Si tratta di un 48enne, di nazionalità rumena, che era rimasto ai domiciliari sino ad oggi. In seguito alla condanna divenuta esecutiva deve scontare 6 anni e 5 mesi. L’uomo venne arrestato nel 2021 dal nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Trapani nel 2021. Le accuse erano le stesse che poi lo hanno portato alla condanna. Nel corso delle varie fasi processuali in tribunale le accuse hanno retto davanti ai giudici.  Il 48enne trasferito nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani.

La misura cautelare a Petrosino

In queste ore altra misura cautelare dei carabinieri sempre nella sfera delle violenze domestiche. I militari della stazione di Marsala, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno imposti l’allontanamento e il divieto di dimora ad un uomo di 22 anni. Il provvedimento scaturisce da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale. Il giovane è residente a Petrosino ma di nazionalità tunisina. Ad essere stata portata avanti un’attività investigativa condotta che è stata pienamente condivisa dall’autorità giudiziaria. Ad essere sentiti anche vari testimoni e la vittima stessa, una donna convivente con il 22enne. Ad essere documentati presunti reiterati episodi di violente vessazioni, fisiche e verbali.

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