Ecosostenibilità, immigrazione e sviluppo economico“: queste le priorità della presidentessa della commissione europea Ursula von der Leyen, intervenuta questa mattina all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Palermo. Ad accompagnarla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tanti i temi trattati dall’esponente dell’UE: dall’ecosostenibilità allo sviluppo economico, passando dall’immigrazione e dagli investimenti su istruzione e culturale. Immancabile la parentesi relativa al conflitto in Ucraina. Tema sul quale la von der Leyen ha ribadito il suo sostegno al governo ucraino, “per tutto il tempo necessario”.

L’intervento di Ursula von der Leyen

Puntuali come un orologio svizzero, Sergio Mattarella e Ursula von der Leyen entrano nell’Aula Magna della facoltà di Ingegneria intorno alle 10.30. A precederli il rettore Massimo Midiri e il Ministro dell’Università Anna Maria Bernini. La cerimonia è stata aperta dall’esecuzione dell’inno italiano e di quello europeo proposto dalla fanfara dell’arma dei carabinieri. A seguire un video promozionale, realizzato in lingua inglese, sul pacchetto di proposta da mettere in campo dall’Università degli Studi di Palermo.

Il momento più atteso della giornata arriva una decina di minuti dopo, con l’intervento della presidentessa della Commissione Europea. “Cari studenti, è veramente un piacere stare con voi nella meravigliosa città di Palermo, una delle capitali del Mediterraneo e della cultura europea. E’ un onore celebrare con voi i 217 anni di storia dell’Università di Palermo”.

“Staremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”

Tema iniziale del lungo intervento di Ursula von der Leyen è quello relativo al conflitto ucraino. “Ci incontriamo in un giorno veramante importante per l’Europa. Un anno fa, nel giorno di domani, la Russia iniziava la sua brutale invasione in Ucraina. Visto dalla Sicilia potrebbe sembrare un conflitto distante. Ma non è così. I ragazzi dell’Ucraina condividono gli stessi desideri dei giovani europei come voi. Vogliono essere indipendenti, vogliono essere padroni del loro futuro, vogliono vivere in un paese democratico che garantisca libertà di pensiero, di parola e di movimento”.

Putin ha invaso l’Ucraina di nuovo nel 2022. Ed è stato chiaro nel messaggio che ha espresso. Ha negato all’Ucraina il diritto di esistere – ha sottolineato Ursula von der Leyen -, mandando carriarmati ai confini. Ha attaccato i principi di sovranità e di integrità territoriale, attaccando i principi della democrazia: libertà, indipendenza, il potere della legge. Questo è perchè, i coraggiosi cittadini ucraini, non stanno combattendo solo per difendere i loro confini, ma anche per difendere i nostri valori. Questo è il motivo per il quale staremo accanto all’Ucraina, per tutto il tempo necessario”. Frase che ricordo molto le parole pronunciate, in un famoso discorso, dall’ex premier Mario Draghi.

“Sicilia può essere motore energetico e culturale”

Ursula von der Leyen e Sergio Mattarella

Anni difficili, come li ha definiti la presidentessa della commissione europea, nei quali l’Europa e l’Italia ha dovuto affrontare diverse sfide. “Nell’ora più buia, abbiamo trovato la nostra più profonda forza. Questi sono stati anni difficili, prima con la pandemia e poi con la crisi economica. Ma queste crisi ci hanno insegnato qualcosa di importante. I destini di tutte le nazioni europee sono strettamente legati. La pandemia ci ha colpito tutti allo stesso momento. Quando abbiamo costruito il nostro Recovery Plan, abbiamo sostenuto i settori che avevano più bisogno. E quando la Russia ha chiuso le forniture di gas, noi abbiamo risposto sostenendo quei settori. Questa è l’Europa in cui credo. Questo che mi ha portato in Sicilia oggi”.

Una terra per la quale Ursula von der Leyen ha espresso il suo personale apprezzamento. “E’ sempre stata al centro del Mediterraneo. Un posto dove differenti culture si sono confrontate e mischiate nel tempo. E’ una terra modellata dai Normanni. E’ la terra di personalità quali Luigi Pirandello e Luca Parmitano. Una terra di cultura, di diritti e di scienza. Oggi ho capito le parole del mio conterraneo Goethe. Una volta che vedi Palermo, non la dimentichi più. Capisco però che ogni tanto vi percepite lontani dall’Europa. Oggi sono qui per dirvi che la Sicilia è il cuore dell’Europa. La Sicilia ha le chiavi di tutto. Questa terra bellissima è assolutamente centrale nella risoluzioni dei grandi problemi del nostro problema: la transizione ecologica, il tema dell’immigrazione e dello sviluppo economico”.

Midiri: “Giornata dedicata allo sviluppo sostenibile”

Un tema, quello della transizione ecologica, che torna spesso anche nel discorso del Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri. “Questa giornata è dedicata al tema dello sviluppo sostenibile. Argomento che, in particolare in Sicilia, richiama ad una straordinaria responsabilità. Sappiamo che molti dei nostri studenti, per raggiungere il traguardo della laurea, sono chiamati a percorrere il doppio della strada. Affrontano disagi maggiori di altri, con reti di trasporti che rendono più irto il loro percorso quotidiano. Sappiamo che, proprio per questo, a loro viene richiesto un surplus di fiducia ulteriore”.

“Dalla Commissione Europea segnali di disponibilità”

Percepiamo la partecipazione del presidente della commissione come segno di disponibilità ad accompagnare il nostro lavoroha sottolineato il Rettore -. Ha mostrato una capacità di credere nel futuro, con particolare riferimento all’investimento sui fondi Next Generation EU. Non era scontato. Non sempre i leader hanno mostrato una simile visione. E’ una opportunità che il Sud deve cogliere. Bisogna colmare i divari storici sulla base di nuovi modelli economici, basati sul futuro. Non è scontato riuscire in questo compito, ma è nostro dovere trovare soluzioni che valorizzino questo modello di sviluppo.

“Tema delle competenze non più rinviabile”

“Riteniamo non più rinviabile il tema delle competenze – ha sottolineato inoltre Massimo Midiri -. Dobbiamo conciliare i bisogni del sistema produttivo con quello dello sviluppo futuro. La sostenibilità deve diventare una strategia di sviluppo”. Intervento in cui il Rettore cita le parole, pronunciate nei giorni scorsi, dal presidente Sergio Mattarella.

Per dare futuro all’umanità, dobbiamo essere capaci di governare i cambiamenti climatici. Il destino dell’uomo e dell’ambiente non sono mai stati così connessi. Parole di monito. Rientra nel tema la storica decisione del Parlamento Europeo di vietare la vendita di auto a benzina e diesel. Scelte come queste richiedono coraggio ed orientano gli sforzi. Il nostro Ateneo sta cambiando, proponendo nuovi meccanismi di governance. Fondamentali sono i rapporti con le istituzioni locali. Insieme a loro e agli stakeholder, abbiamo avviato processi per trasformare Palermo in un hub geopolitico che sarà al pari di Barcellona o Valencia”.

 

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