La ztl notturna a Palermo avrà inizio il 10 gennaio e sarà sperimentale per tre mesi.
Un provvedimento che rischia di spaccare la maggioranza a Palazzo delle Aquile dove le tensioni sono alle stelle.
La delibera che la istituisce è stata votata alla viglia di Natale, non tenendo conto dei dubbi nutriti persino da alcuni esponenti della giunta.
Il provvedimento avrà un fase transitoria a partire dal 10 gennaio ed entrerà a regime a partire dal 17 aprile.
Nei primi tre mesi il provvedimento sarà attivo nella fascia oraria serale e notturna di venerdì e sabato a partire dalle 22.30 fino alle 6.00 del giorno successivo. Dal 17 aprile si cambia e la limitazione entrerà in vigore dalle ore 20.00 fino alle 6.00 del giorno successivo.
Per la Giunta comunale, “la scelta di due periodi per l’avvio completo del provvedimento viene incontro alle necessità tecniche di far andare a regime le tante misure compensative e a a sostegno del trasporto pubblico e tiene anche conto del diverso carico di traffico che l’area centrale della città sopporta in inverno e in primavera/estate”.
Nei prossimi giorni sarà definita ed emessa quindi una unica ordinanza che conterrà i due step del provvedimento, la modifica del sistema elettronico di controllo ai varchi e il posizionamento della segnaletica stradale.
Fra le misure compensative decise dalla Giunta: il pass giornaliero per accedere alla ZTL sarà valido fino alle 6.00 del giorno successivo e l’AMAT potenzierà il servizio di trasporto notturno con un idoneo prolungamento del servizio espletato con la linea bus 101 prevedendo, inoltre, un biglietto unico con validità temporale compresa dalle ore 20.00 alle ore 6.00 del giorno successivo.
Saranno inoltre stipulate apposite convenzioni con le cooperative taxi per l’espletamento in orario notturno di corse a prezzi agevolati (10 euro) dai parcheggi d’interscambio al Centro storico.
Rimarrà aperto il parcheggio di Piazza Giulio Cesare e, grazie ad una positiva interlocuzione con Apcoa, il parcheggio di Piazza Vittorio Emanuele Orlando (sotto il Tribunale) nelle fasce orarie di attivazione della ZTL notturna offrirà una tariffa unica di 2,50 euro, valida per tutta la notte.
Infine, rimangono in vigore tutte le agevolazioni (già previste con l’attivazione della ZTL Centrale) per i parcheggi del Centro storico e per le organizzazioni di categorie che avranno un abbattimento del 50% sullo stock di pass, così come già previsto dalle singole convenzioni stipulate con Amat.
Tutto questo si legge in una nota stampa del Comune ma non sono stati in pochi a notare, ad esempio, come in questi giorni di festa gli autobus della linea 101 sono stati pochissimi.
Sulla Ztl notturna le polemiche si moltiplicano ora dopo ora. Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’opposizione annuncia guerra e sta preparando un atto di indirizzo che il consiglio possa votare in aula per neutralizzare la delibera.
“È un atto illegittimo e arrogante”, denuncia Fabrizio Ferrandelli di + Europa. È stato proprio Ferrandelli, alla vigilia di Natale, ad annunciare che la giunta stava votando il provvedimento, proprio mentre il Consiglio era riunito per discutere del regolamento dei dehors.
I gruppi di maggioranza Sicilia Futura, Italia Viva e Sinistra Comune hanno abbandonato l’Aula, ufficialmente per protestare contro “un immobilismo che si trascina da mesi”, parlando di un consiglio trasformato in “sfogatoio”.
La delibera sulla Ztl, a quanto trapela da Palazzo delle Aquile, sarebbe stata in un certo senso imposta agli assessori.
“Si vuole far passare la Ztl notturna come un provvedimento contro la movida selvaggia, mentre quello che mancano sono i controlli”, aggiunge Ferrandelli, che non si dice contrario del tutto, “ma almeno facciamola partire alle 23,30, per non danneggiare i ristoratori…”.
Stessa ipotesi sposata dall’assessore Giambrone, dalle associazioni di categoria ed anche dal consigliere di maggioranza Ottavio Zacco, presidente della commissione Attività Produttive che aveva inviato una lettera al sindaco Orlando.
“Residenti e commercianti – si legge nella lettera di Zacco – hanno portato alla luce alcune criticità che risulterebbero penalizzanti e alquanto vessatorie nei confronti di alcune categorie che nulla hanno a che fare con i problemi di ordine pubblico causati dalla movida selvaggia”.
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