Oltre il flop arrivano anche le pesanti critiche dal mondo politico palermitano.

Indignati alcuni esponenti politici a seguito dell’assemblea indetta dal sindaco Orlando che si è tenuta oggi all’Università di Palermo sulle Ztl.

“Giù le mani dai soldi dei cittadini, afferma il capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo Filippo Occhipinti. Altro che dialogo e condivisione: quello di oggi sulle Ztl, più che un’assemblea, è sembrato un convegno semi deserto in cui l’amministrazione non ha fatto altro che decidere di andare avanti senza ascoltare nessuno, ma noi siamo pronti a un nuovo ricorso al Tar”.

Sembrerebbe che all’assemblea fossero presenti più addetti ai lavori, invitati dall’amministrazione, che cittadini. A dirlo la consigliera del Pd Luisa La Colla, che poi afferma: “Un convegno sull’inquinamento camuffato da assemblea cittadina per creare partecipazione, forse, un po’ tardiva. Orlando chiama in aiuto l’Arpa e l’università per riproporre ai cittadini le Ztl. Ma non è ciò che volevano i cittadini”.

“Ma di Bellolampo? Degli incendi a Monte Pellegrino – continua La Colla – che nessuno ha saputo evitare? Di questo vogliamo parlarne? È innegabile che ci sia inquinamento, ma appaiono assurde queste comparazioni e appare assurdo che dell’oggetto dell’assemblea, ovvero del ‘Piano d’azione contro l’inquinamento’ ancora non si dica nulla”. Una buona amministrazione – conclude – deve trovare il modo di combattere l’inquinamento senza imporre pesanti balzelli ai cittadini. E di certo questa Amministrazione non lo sta facendo”.

 

Non è andata giù neanche a Nadia Spallita, vicepresidente vicaria del consiglio comunale, che dice: “L’assemblea cittadina indetta dal sindaco per parlare di mobilità urbana a Palermo è stata un flop che ha registrato la quasi totale assenza dei cittadini. I pochi partecipanti erano perlopiù dipendenti del Comune o politici della maggioranza. Il Sindaco dovrebbe riflettere sul fatto che per le questioni relative alla mobilità ha perso ogni forma di consenso ed evidentemente, se sono stati così pochi i partecipanti, vuol dire che nessuno ripone più fiducia nelle sue dichiarazioni e nelle sue scelte”.