Berlusconi chiama Musumeci e torna la pace nel centrodestra. Proprio nel giorno in cui il suo colonnello a Palermo, Gianfranco Miccichè, lancia l’ennesimo siluro all’indirizzo del presidente della Regione, l’ex cavaliere fa un gesto che gela i suoi, almeno una parte, e rimette in carreggiata il centrodestra più litigioso preparando feste serene e ponendo le basi per la ripresa delle trattative a gennaio ripartendo da zero.

La telefonata e il post

La telefonata di Silvio Berlusconi a Nello Musumeci arriva nella tarda mattina mentre ancora è in corso la conferenza stampa del Presidente dell’Ars. Basta qualche ora poco la notizia arrivi nelle stanze del governo e dei suoi amici e nel gruppo social di sostegno al presidente della regione comincino a girare post di soddisfazione.   “Chi mala jurnata, chi glielo dice a Miccichè”

 

Il post di conferma di Berlusconi in persona

A confermare i rumors in serata arriva perfino un post del Cavaliere su Instagram che si spinge oltre formulando non solo gli auguri, ma complimentandosi personalmente con Musumeci “per il lavoro svolto fin qui dal governo di centrodestra” e confermando la frase il cui contenuto era già circolato.

berlusconi instagram

Berlusconi su  instagram

Lo scambio di auguri sarebbe avvenuto al telefono tra il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ed il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Il governatore dell’Isola – secondo quanto in serata, poi, riferisce anche l’Ansa da fonti azzurre – ha formulato anche l’augurio che attorno al nome del fondatore del centrodestra si possa trovare in Parlamento la più ampia intesa per il Quirinale. Dal canto suo, Berlusconi si è complimentato per il lavoro fin qui svolto in Sicilia dal governo di centrodestra.

Il passo avanti di Berlusconi dopo le smentite su Gaetano Miccichè

Lo scambio di auguri con post su instagram arriva dopo giornate di tensioni tra Miccichè e Nello Musumeci. Non era stato tenero in mattinata Gianfranco Miccichè: “Musumeci non facilita il confronto, ogni giorno che passa ci rende le cose più complicate. Dopo l’elezione del Capo dello Stato decideremo cosa fare” dice il presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè. Per farlo usa la tradizione conferenza stampa di fine anno a Palazzo dei Normanni. Il Presidente dell’Ars declina il suo pensiero rispondendo ai cronisti sulla ricandidatura del governatore Nello Musumeci alle regionali del prossimo anno.

La candidatura del fratello solo una ‘bufala’

“La candidatura di Gaetano Miccichè non esiste, da parte mia è un sogno. Mai nessuno glielo ha chiesto formalmente e mai ha dato risposta formale quindi. Per me continua a essere un sogno, ogni tanto ne parliamo. Da parte sua nessuna disponibilità fino ad oggi anche perché nessuno glielo ha mai chiesto. E’ una cosa immaginaria” aggiunge il leader di Forza Italia in Sicilia.

Per Palermo tutto rinviato

Per Palermo, invece, bisogna scegliere, ma anche lì non c’è nessun accordo ed anche il vertice convocato per domani non ci sarà Lo stop è arrivato con un giro di telefonate ieri pomeriggio fra coloro i quali avrebbero dovuto prendervi parte. Sconfitta la linea che voleva imporre il candidato escludendo alcuni partiti dal tavolo

La nota di Schifani

Domenica era stato l’ex presidente del Senato Renato Schifani a percepire tutti i rischi di questa tendenza a spaccare a palermo come alla regione e ad a lanciare il suo appello all’unità e ad un cambio di passo verso vertici inclusivi e, fra le righe, per evitare tensioni.

L’appello di Falcone

Anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e coordinatore di Forza Italia a Catania Marco Falcone aveva assunto un analogo atteggiamento. da sempre vicino a Musumeci ma anche  a Berlusconi, anche lui percepisce tutti i rischi di queste spaccature latenti

Berlusconi mette tutti a tacere

Il passaggio di Berlusconi, adesso, è chiaro pur senza rimproverare nessuno. A lui, l’ex cavaliere, gli uomini più vicini fanno i conti in tasca. Conti di voti in vista dell’elezione del presidente della repubblica. Gliene mancano una trentina. ne ha recuperati ancora. Lui e il suo entourage, oggi, credono che il miracolo sia possibile. ma di un miracolo si tratta e dunque non ci si può permettere di litigare. non si può perdere neanche un possibile appoggio, sia pure solo virtuale. Sia anche di un governatore che non ha un voto da offrire in Parlamento ma che ha relazioni, rapporti, alleati, amici.

Lo sa anche Miccichè

E, in fondo, anche Miccichè lo sa. Tanto che, fra un siluro e l’altro, ha detto chiaramente che per scegliere il candidato bisognerà attendere l’elezione del Presidente della Repubblica. Per la Regione si può anche aspettare ma per Palermo no. E dunque “il centrodestra, adesso, deve smetterla di travestirsi da centrosinistra e farsi del male da solo” è il messaggio chiaro che arriva a tutti.