• Affondi del deputato Ars del Pd a Musumeci sul tema della brucellosi
  • C’è lo stop alla movimentazione dei bovini dalla Sicilia al resto d’Italia
  • Secondo Dipasquale sono penalizzate le aziende del Ragusano

Lo stop alla movimentazione dei bovini dalla Sicilia al resto dell’Italia, a causa della brucellosi, penalizza le aziende zootecniche del Ragusano. Lo afferma Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico che lancia l’allarme al tempo stesso scarica delle responsabilità al Governo della Regione.

“Musumeci non ha fatto nulla”

“Il recente stop alla movimentazione- dice Dipasquale – dei bovini da vita dagli allevamenti siciliani verso le regioni d’Italia ufficialmente indenni di Brucellosi, a causa della presenza nell’Isola di alcuni focolai di tale malattia, sta danneggiando soprattutto la provincia di Ragusa dove il settore della zootecnia rappresenta una fetta importante dell’economia locale. Di ciò deve renderne conto il Governo Musumeci che nulla ha fatto per la lotta a questa malattia che colpisce i bovini”.

“In passato trovate soluzioni”

Secondo il deputato regionale del Pd, in passato, con altre emergenze, come la blue tongue, furono trovate delle soluzioni. “Nella precedente legislatura un ottimo lavoro si è fatto per il contrasto a un’altra malattia che colpisce il bestiame, la “blue tongue” – racconta Dipasquale – e in sinergia con il Governo Gentiloni si trovarono soluzioni utili per la movimentazione dei bovini fuori dalla Sicilia”.

“Il Governo regionale non aiuta le aziende”

“Ma questo Governo regionale nulla ha saputo fare per il contrasto alla brucellosi né per il sostegno agli allevatori siciliani, soprattutto per quelli della provincia di Ragusa che con grandi sacrifici sono riusciti a rendere la provincia quasi del tutto indenne dalla malattia. Il settore zootecnico ragusano fa da traino per l’intera Sicilia e ritengo sia assurdo l’immobilismo di Musumeci su questo tema”.

“Il Governo Musumeci si dia una svegliata – conclude Dipasquale -e individui al più presto una soluzione da adottare a difesa di un settore economico di enorme importanza per l’economia siciliana”.

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