“Siamo dalla parte della legalità e vogliamo che l’indagine della magistratura faccia il suo corso, ma chiediamo alla politica un’assunzione di responsabilità: il tratto autostradale che da Rosolini conduce Modica non può e non deve restare l’ennesima eterna incompiuta”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo parlamentare del M5S all’Ars, in merito all’inchiesta su una presunta tangente per i lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela avviata dalla procura di Messina che ha disposto l’arresto di 6 persone tra cui Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione della Condotte spa, il presidente del consiglio di amministrazione della COSIGE Scarl Antonio D’Andrea e l’ex capo della segretaria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta, Stefano Polizzotto.

Nei giorni scorsi la deputata regionale del M5S Stefania Campo ha presentato una mozione proprio sullo stop ai cantieri lungo l’autostrada Rosolini-Modica per accendere i riflettori sui ritardi nella realizzazione dell’opera e sul rischio che potesse trasformarsi in una nuova eterna incompiuta made in Sicily, mentre da mesi circa 400 operai delle 24 aziende dell’indotto sono senza stipendio perché la Regione per via dei mancati pagamenti da parte della Regione alla società appaltante Consorzio autostrade siciliane (Cas).

“Siamo a fianco dei lavoratori, e chiediamo al governo regionale di intervenire in commissione all’Ars – dice la deputata – per riferire su come intende muoversi su questo fronte. Bloccare i lavori del tratto autostradale Rosolini-Modica, un paio di anni fa sarebbe stato inaccettabile, oggi un vero e proprio disastro. Siamo dalla parte della legalità e vogliamo che l’indagine faccia il suo corso, questo però non deve fermare la realizzazione di quest’opera”.

“La gente del Sud ha votato il M5S – conclude -, azzerando con il voto di due domeniche fa il vecchio sistema dei partiti, perché i siciliani sono stanchi di eterne incompiute, strade dissestate, assenza di collegamenti e di un sistema di corruttele che è una zavorra per lo sviluppo di questa terra, mentre da decenni cricche, caste e mala politica hanno fatto affari con i soldi e sulla pelle dei siciliani”.