Il sindaco di Modica (Ragusa), Ignazio Abbate, di concerto con il Comando della Polizia Locale, alla luce dall’allargamento anche ai Comuni di Comiso ed Acate della cosiddetta “zona rossa” (precedentemente era solo Vittoria) ha emesso ordinanza con la quale sono sospesi i mercati ambulanti per coloro che provengono dalle zone interessate dal provvedimento ministeriale.

Confermata la sospensione totale del mercato di Piazza Donatello a Marina di Modica oltre ad ogni altri tipo di ambulantato; il mercato settimanale del Piazzale antistante al Polisportivo “Pietro Scollo” di Contrada Caitina, si svolgerà con i criteri stabiliti dalla precedente ordinanza sindacale ma sarà, appunto, vietato a venditori provenienti dalle “zone rosse”.

Confermata anche l’autorizzazione di occupazione suolo pubblico agli ambulanti a posto possessori di concessione, eccetto per quelli provenienti dai Comuni dichiarati “zona rossa”.

Lo scorso 23 ottobre ancora il primo cittadino di Modica, aveva sbottato al termine di un sopralluogo avvenuto nell’area del mercato del giovedì. Il capo dell’amministrazione aveva denunciato delle palesi violazioni alle misure anti Covid19, tra cui il mancato uso delle mascherine e gli assembramenti, che sono i veicoli principali del contagio.

“Ieri ho effettuato un giro di controllo – aveva detto nell’occasione Abbate – presso il consueto mercato del giovedì. Quello che ho visto mi ha preoccupato non poco: nessun rispetto delle distanze e scarsissimo uso dei dispositivi di sicurezza a fronte di una eccessiva quantità di persone presenti. Per tale ragione e per evitare possibili peggioramenti della situazione modicana ho disposto la sospensione delle concessioni del suolo pubblico per i mercati fino al 30 novembre. Restano valide, invece, quelle relative ai venditori ambulanti anche in forma statica purché residenti nel comune di Modica. Al 30 novembre riconsidereremo la possibilità di riaprirli se le condizioni sanitarie saranno migliorate”.
Tanti i commenti negativi sui social dopo la decisione del sindaco. “Dietro ad un’attività non ci sono solo prodotti da fornire al cliente ma sacrifici, tasse, persone, operai, famiglie e tanto altro. Ma in fondo in fondo nel 2020 di “aria” si può andare avanti senza problemi” si era sfogata una operatrice commerciale.