E’ il giorno del dolore per la comunità di Giarratana profondamente colpita dal femminicidio consumato due giorni fa all’improvviso.

La veglia di preghiera e la fiaccolata

Nella chiesa di Maria SS. Annunziata, a Giarratana, una veglia di preghiera ha concluso la giornata dedicata a Rosalba Dell’Albani, la donna uccisa dal cognato, Mario Barresi, all’alba del 4 marzo. La donna aveva 52 anni e lavorava in ospedale a Ragusa. Domenica 5 marzo, di sera, a 36 ore più o meno dal delitto, si è svolta una fiaccolata per le vie della cittadina, guidata dal sindaco, Lino Giaquinta e dal parroco, don Francesco Mallemi: tantissimi i partecipanti.

Il corteo silenzioso in centro

Il corteo silenzioso si è snodato lungo la via principale, il corso XX Settembre. La fiaccolata si è conclusa davanti alla chiesa che non è riuscita a contenere quanti hanno voluto esprimere, con la presenza e con la preghiera, la vicinanza alla famiglia di Rosalba Dell’Albani, al marito, Paolo Fracasso, brigadiere dei carabinieri, ai tre figli della coppia e alle altre famiglie coinvolte nel delitto di Giarratana.

Il ricordo dell’amica

“È un dolore immenso per tutta la comunità. Anche io, come tutti, sono sgomenta e attonita. Non riusciamo a spiegare una tragedia e un gesto così assurdo. Rosalba era una mia amica, con lei ho condiviso tanti momenti lieti, fin dalla gioventù. Era una persona solare, bellissima, generosa e leale. Una donna esemplare. Mario è un uomo buono, molto buono, una persona semplice e sempre cordiale. Lo avevo incontrato la mattina precedente uscendo di casa. Mi aveva salutato gioioso ciao Francesca”.

A parlare è Francesca Giucastro, allenatrice di pallavolo, ex atleta della storica “Aurora” di Giarratana, amica di Rosalba Dell’Albani, uccisa dal cognato Mario Barresi. “Barresi era tranquillo come sempre e nulla, assolutamente nulla faceva trapelare o presagire questa tragedia imminente – aggiunge la donna – Non ci sono spiegazioni, solo dolore, tanto dolore che condividiamo con tutte le famiglie, con tutte le persone travolte da questa tragedia senza senso. Non c’è nulla che possa spiegare una tragedia cosi grande e un gesto così efferato”.

(foto tratta da RagusaOggi)

Articoli correlati