Ha agganciato il treno del ballottaggio all’ultima fermata Salvatore Sallemi, candidato del Centrodestra a Vittoria, arrivato secondo al primo turno dietro a Ciccio Aiello, fermatosi al 39%, ad un passo dalla soglia del 40% che avrebbe significato il successo e la poltrona da sindaco.

La scalata di Sallemi

La scalata di Sallemi, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Diventerà Bellissima, è, comunque, ardua, visto che ha dieci punti di distanza dal rivale nonché ex primo cittadino della città. E per cominciare l’ascesa verso il Municipio, attraverso il ballottaggio, lancia un appello a chi a votare non ci è andato.

“Portare alle urne più elettori”

“Siamo l’unica alternativa possibile alla coalizione di Aiello. Adesso, saremo impegnati – ha detto Sallemi a BlogSicilia – in questa seconda campagna elettorale, provando, innanzitutto, a portare alle urne chi li ha disertate. E’ importante che vi sia una maggiore affluenza anche perché ormai ci sono solo due candidati e gli elettori sono davanti ad una scelta”.

“Basta con chi governa da 50 anni”

Il candidato del Centrodestra, per spronare l’elettorato, fa leva sulla lunga militanza da amministratore del suo rivale.  “Da una parte ci siamo noi – dice a BlogSicilia Salvatore Sallemi –  che abbiamo presentato un piano per il recupero della città, dall’altra c’è la coalizione di Aiello che ha governato Vittoria negli ultimi 50 anni”.

Dialogo con i due sconfitti al primo turno

Oltre agli indecisi, Sallemi, per vincere al ballottaggio e ribaltare l’esito del primo turno, proverà a tendere la mano agli altri due candidati a sindaco, la cui corsa si è fermata ieri: Pietro Gurrieri, esponente del M5S, che ha ottenuto il 16,58% e Salvatore Di Falco, con il 14,81%.

Il grillino, considerati gli accordi, a livello nazionale e regionale, con il Pd potrebbe essere attratto dalla sirene di Aiello ma Sallemi tenterà di portarlo dalla sua parte. “Dialogherò con tutti, occorre – ha concluso Sallemi –  dare una sterzata a questa città, per cui ascolterò gli altri candidati a sindaco che non sono riusciti ad arrivare al ballottaggio”.

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