“Serve fare una attenta riflessione dopo i numerosi casi di cronaca che raccontano di aggressioni al personale sanitario degli ospedali siciliani“, lo sostiene la presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Ragusa, Rosa Giaquinta in seguito ad alcuni episodi di violenza che si sono consumati a danno del personale sanitario degli ospedali ragusani.

Episodi che “impongono una azione concreta perché si garantisca finalmente massima sicurezza agli operatori sanitari nei luoghi di lavoro”. L’ultimo episodio risale al 17 febbraio quando sono stati veri e propri momenti di paura all’Ospedale Maggiore di Modica dove un uomo ha generato il panico generale sfondando la porta della stanza di un ambulatorio e ha tentato di aggredire i sanitari. “Condanniamo fermamente questi atti di violenza e non solo a parole – commenta Giaquinta-, ma abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituirci come parte civile nelle sede giudiziarie ogni qualvolta si rendesse necessario”.

Il 16 febbraio un’altra aggressione con calci, pugni e morsi è stata denunciata al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa ai danni del personale di una ambulanza che aveva soccorso una persona. Le vittime, come denunciato dalla sigla sindacale Fials 118 Sicilia, sono i componenti dell’equipaggio Seus: due autisti soccorritori, un uomo ed una donna.

Il 19 gennaio un medico in servizio alla guardia medica dell’ospedale Muscatello di Augusta ha rimediato delle contusioni giudicate guaribile in 10 giorni, causate da una raffica di pugni da parte dell’autrice dell’aggressione, 60 anni. Secondo quanto emerso in una prima ricostruzione, la sessantenne non avrebbe voluto pagare il ticket ma quando la vittima ha chiesto degli atti che attestassero l’esenzione è andata su tutte le furie. Ad intervenire è stato un tecnico dell’impianto antincendio poi il medico si è recato dai carabinieri per denunciare l’episodio.

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