E’ finita in tragedia una violenta lite tra rumeni scoppiata nella serata di ieri a Scoglitti, a Vittoria, nel Ragusano. Un 45enne, Romasc Vasile, ha subito delle percosse che gli hanno procurato delle lesioni mortali mentre l’aggressore, coetaneo della vittima, è stato di fermo accusato di omicidio.

Le indagini dei carabinieri

Le indagini sono condotte dai carabinieri che stanno provando a ricostruire le ultime ore di vita del rumeno per comprendere le cause di quello scontro fisico, preceduto da una discussione tra i due. Tra le ipotesi in campo, c’è quella dei contrasti economici tra i due che potrebbe avere acceso gli animi ma bisognerà anche verificare se avessero assunto sostanze alcoliche prima della discussione.

Casolare sotto sequestro

Frattanto, il casolare in cui si è consumato l’omicidio è stato transennato dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa per consentire di compiere i rilievi e determinare, nel dettaglio, le ragioni che hanno portato al decesso del 45enne.

Udienza di convalida

Nelle prossime ore, l’indagato, che è stato sentito nel corso delle ultime ore, sarà accompagnato al palazzo di giustizia di Ragusa per essere sottoposto all’udienza di convalida della misura cautelare davanti al gip che dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento restrittivo.

Impennata di violenze a Vittoria

Nelle settimane scorse il gip del Tribunale di Ragusa ha convalidato il fermo per tentato omicidio nei confronti di Salvatore Scafidi, 43 anni, accusato dalla polizia di Vittoria di aver sparato un colpo di pistola ad un vicino di casa.

La lite nelle palazzine popolari

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, coordinati dai magistrati della Procura di Ragusa, la discussione sarebbe sorta tra i due, che vivono in un complesso di palazzine di edilizia popolare, per ragioni non del tutto chiare.

Il pugno e poi gli spari

I toni si sarebbero accesi ed il primo ad usare la violenza sarebbe stata la vittima, un marocchino, che avrebbe scagliato un pugno contro il vicino all’interno di un cortile.

La reazione di quest’ultimo sarebbe stata drammatica, perché si sarebbe impossessato di una arma, che presumibilmente, conservava nella sua abitazione ed avrebbe premuto il grilletto.

 

 

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