I giudici della Corte di Appello di Catania hanno condannato a 3 anni ed 8 mesi di reclusione Christian Gerratana, 26 anni, di Vittoria, ed a 3 anni e 6 mesi Gaetano Velardita, 25 anni, di Comiso, accusati di rapine, estorsioni, lesioni commessi ai danni di alcuni giovani. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, le vittime sarebbero state scelte per il loro orientamento sessuale e così dopo aver dato loro appuntamento nella zona industriale di Vittoria li avrebbero aggrediti allo scopo di rapinarli . Una vicenda risalente al giugno del 2018 che vede coinvolto un altro giovane, che, però, a differenza degli altri due, ha scelto il rito ordinario. I due imputati hanno, invece, deciso di sottoporsi al giudizio abbreviato.
Non è stata quella l’unica aggressione a sfondo omofobo a Vittoria, infatti nel dicembre del 2018 se ne verificarono delle altre. Un giovane di 20 anni, infatti, venne aggredito da sei ragazzi che lo picchiarono alla testa, al viso e al torace per prendersi il telefono della vittima. “Dammi quel telefono frocio, che devo fare una telefonata” avrebbe detto uno dei componenti del branco al ventenne, soccorso dal titolare di una pizzeria. In ospedale, venne medicato per contusioni alla testa, allo zigomo destro a al costato e fu lui stesso a presentare un esposto alla polizia, insieme al suo legale, l’avvocato Nunzio Valerio Palumbo. “E’ da tempo – era indicato nella lettera – che mi pedinano e mi insultano, gridandomi ‘frocio, frocio’, e mi hanno anche sputato addosso. Questa escalation mi fa paura, e temo per la mia incolumità”.
Nelle ore successive, la delegazione di Arcigay Ragusa presieduta da Igor Marco Garofalo, appena uscita da un incontro con i commissari straordinari di Vittoria, subito dopo un caffè e due passi per Via Cavour rimase vittima una ennesima aggressione a sfondo omofobo
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