I giudici della Corte d’Appello di Catania hanno riformato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ragusa che aveva condannato ad un anno e 10 mesi di reclusione Giovan Battista Ventura, 61 anni, indicato dai magistrati della Dda di Catania come boss di Vittoria per minacce di morte e tentata violenza privata ai danni del giornalista Paolo Borrometi con l’aggravante della recidiva ma senza l’aggravante del metodo mafioso. “Ti scippo la testa anche dentro la questura”, aveva minacciato  Ventura, in uno dei tanti episodi contestati. I pentiti di mafia Giuseppe Pavone, Giuseppe Doilo e Rosario Avila avevano confermato lo spessore criminale di Ventura, definito “u’ziu, quello che comanda a Vittoria”.

Il boss Ventura dovrà anche risarcire l’Ordine dei Giornalisti nazionale e della Sicilia, la Federazione Nazionale della Stampa, il Comune di Vittoria ed il giornalista Borrometi. Alla sentenza di primo grado si era appellata la Procura di Catania, con il pm Valentina Sincero e il legale di parte civile, Vincenzo Ragazzi perché era stata esclusa l’aggravate del metodo mafioso. La difesa di Ventura, con i legali Giuseppe Distefano e Maurizio Catalano, invece si era appellata per la sussistenza del fatto e ritenendo elevata la quantificazione della pena. Nel processo di Appello la Procura generale aveva chiesto la condanna a due anni. La condanna è arrivata questa mattina dopo la camera di consiglio di ieri a un anno e dieci mesi, con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa, oltre alle minacce di morte e tentata violenza privata nei confronti di Borrometi. Confermato il risarcimento per le parti civili, oltre alla condanna alle spese legali.

Borrometi ha subito altre intimidazioni anche nel Siracusano e ci sono state anche delle condanne, come quella di Francesco De Carolis, mentre è in corso al palazzo di giustizia di Siracusa il processo nei confronti di Salvatore e Gabriele Giuliano, padre e figlio, ritenuti dai magistrati della Dda di Catania come esponenti di un gruppo criminale con base a Pachino legato al clan mafioso Trigila di Noto.

Articoli correlati