Operazione dei carabinieri contro una organizzazione di 13 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di diversi episodi di estorsione commessi nell’ambito del settore edilizio all’interno del cimitero di Pozzallo. Ma anche di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Per sei degli indagati è stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere, per gli altri sette l’obbligo di firma.

I dettagli in conferenza stampa

L’indagine è condotta dai carabinieri della compagnia di Modica con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Ragusa. I dettagli dell’operazione, tuttora in corso, saranno resi noti durante una conferenza stampa che sarà tenuta questa mattina, alle 11, al comando provinciale dei carabinieri di Ragusa.

Recente operazione nella Sicilia orientale

Sempre nella Sicilia orientale di recente c’era stata un’altra operazione legata in qualche modo al controllo economico del cimitero. Il mese scorso emerse che la Stidda controllava il mercato dei fiori nei pressi del cimitero imponendo le regole attraverso estorsioni e chi si rifiutava veniva pestato insieme ai propri familiari. La squadra mobile e il commissariato di polizia di Gela hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale della custodia in carcere, emessa dal Gip. La richiesta avanzata dalla direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta nei confronti di cinque gelesi per tentata estorsione e lesioni gravi.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura di Caltanissetta, hanno avuto avvio nello scorso mese di febbraio. Esattamente quando la polizia di Stato ha appreso che un imprenditore, titolare di una rivendita di fiori ubicata nei pressi del cimitero “Farello” di Gela, alcuni mesi prima sarebbe stato “avvicinato” da un uomo, il quale, in concorso con altri soggetti ritenuti appartenenti alla stidda gelese, avrebbe avanzato alcune richieste estorsive. Era mirate a creare un vantaggio alla propria attività commerciale attiva nel medesimo settore merceologico. Di fatto un concorrente, rivenditore di fiori anche lui, avrebbe deciso modalità di gestione del mercato anche agli altri rivenditori intorno all’area del cimitero.

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