Sono tanti i dubbi che aleggiano attorno alla realizzazione della Ragusa-Catania, opera che cucirebbe tre province (Ragusa, Siracusa e Catania) attesa da 30 anni.
Aumento dei costi
Negli ultimi mesi ci sono stati degli intoppi, che hanno costretto il Governo nazionale ad aumentare il finanziamento, arrivato ad un miliardo di euro, dopo le prescrizioni richieste dal Ministero della Transizione Ecologica anche se il viceministro Cancelleri ha sempre detto che i lavori avranno inizio entro il 2022.
Ritardi per approvazione del progetto
Di recente, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, ha manifestato le sue perplessità dopo che l’Anas ha rinviato l’approvazione del progetto tecnico. Inoltre, secondo quanto sostenuto dal sindaco, “la quota regionale di 217milioni è stata spostata da fondi FAS a fondi POC, e che malgrado il CIPESS abbia recepito questa rimodulazione (quindi del tutto legittima) con delibera dello scorso novembre, la stessa non risulti ancora registrata dalla Corte dei Conti”.
I dubbi della Cgil Siracusa
La Fillea Cgil Siracusa teme che vi siano altri ritardi per la realizzazione dell’opera
“Nel mese di novembre il commissario straordinario Musumeci – dice la Cgil – ha incontrato le organizzazioni sindacali, insieme ai dirigenti Anas – così come previsto dalla procedura – e aveva annunciato di vedere finalmente il traguardo e confidava che entro il mese di dicembre potessero essere completati gli ultimi adempimenti, compreso il pezzo di finanziamento mancante per giungere – continuano gli esponenti della Cgil – al miliardo di euro (valore complessivo dell’opera) che deve arrivare dal Ministero delle Infrastrutture pari a circa un quarto dell’ammontare”.
“Musumeci venga a Lentini”
“Crediamo sia arrivato il momento di fissare un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali ma sarebbe auspicabile che Musumeci venga, anche a Lentini, a spiegare al territorio cosa sta accadendo. All’orizzonte temiamo di vedere passare anche il 2022 senza aver posato la prima pietra” conclude la Fillea Cgil Siracusa.
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