Un uomo di 22 anni di origine guineane è stato arrestato dai carabinieri di Ragusa mentre tentava di rapire un bambino di tre mesi, strappandolo dalle braccia della madre. È accaduto  in via Licitra, nei pressi del centro vaccinale, quando il giovane ha tentato di prendere il piccolo a una ventiduenne di origini albanesi.

La paura

La donna, in compagnia del marito che accompagnava l’altra figlia di 3 anni, ha opposto istintiva resistenza. A quel punto, prima l’intervento del padre del bimbo e successivamente di due agenti di polizia passati per caso e allertati da alcuni passanti, hanno impedito che accadesse il peggio.

Quindi, l’arrivo dei carabinieri che hanno proceduto al fermo del ventuduenne che si trova ora nel carcere di Ragusa con l’accusa di sequestro di persona aggravato. I carabinieri hanno interrogato alcuni testimoni.

La ricostruzione

Il giovane si sarebbe avvicinato all’improvviso, cercando di strappare alla donna, il bambino, un neonato di due mesi, che la donna stava tenendo in braccio. Il papà è subito intervenuto sostenuto da alcuni passanti e pure da due poliziotti del nucleo logistico che si trovavano a transitare in quella strada.

Poi sono arrivati i carabinieri che hanno preso in consegna il 22enne, ora ristretto al carcere di Ragusa in attesa di determinazioni dell’Autorità giudiziaria. Madre e figlio stanno bene. Nessun legame tra la famiglia, sotto choc per quanto accaduto, e il 22enne. Acquisite le testimonianze di quanti hanno assistito alla sequenza, i militari dell’Arma stanno cercando di ricostruire e di fare chiarezza su quanto avvenuto. Indagini in corso.

Il precedente nel Trapanese

Un episodio simile è avvenuto lo scorso 27 ottobre in provincia di Teapani. La bamb avrebbe dato anche una sommaria descrizione ai carabinieri dell’uomo che l’avrebbe avvicinato: di mezza età, corporatura esile e pochi altri dettagli anche perché la piccola è apparsa sotto shock. Infatti è rimasta con l’uomo appena qualche secondo, il tempo di capire le non buone intenzioni del suo interlocutore per poi fuggire.