Gli agenti del commissariato di polizia di Vittoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 giovani accusati di aver preso parte ad una violenta rissa scoppiata a Vittoria nei giorni scorsi.

Ai domiciliari

Come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta del sostituto della Procura di Ragusa, Silvia Giarrizzo, sono ai domiciliari P.G, I.E., M.S., tutti quanti di 18 anni, e M.M., 20 anni, che devono rispondere dell’accusa di rissa aggravata.

Le indagini della polizia

Le indagini sono scattate nella notte tra il 28 ed il 29 dicembre scorso, poco dopo che uno degli arrestati si è presentato al Pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria con delle ferite: aveva un trauma facciale ed una profonda ferita da taglio al viso ed altre lesioni sul volto.

Le immagini delle telecamere

Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno permesso agli agenti del commissariato di polizia di Vittoria di ricostruire l’accaduto e soprattutto di identificare i partecipanti a questa rissa, per cause ancora al vaglio delle forze dell’ordine ma è probabile che l’alcool abbia giocato una parte determinante in questa violenta zuffa.

Striscia di violenza a Vittoria

Sembra non avere fine questa striscia di violenza a Vittoria al centro di tanti episodi di cronaca piuttosto cruenti. Uno dei più drammatici, è avvenuto all’inizio del mese scorso con il fermo di 5 persone, che, dopo aver litigato con un pedone per un diritto di precedenza, in quanto loro erano a bordo di una macchina, si sarebbero diretti verso la sua abitazione, sparando 3 colpi di pistola che hanno danneggiato  il vetro e l’imposta della casa e solo il caso ha impedito che venissero colpiti i proprietari.

Secondo quanto appurato dalla polizia, dopo quella lite, innescata perché il pedone ha rischiato di essere investito, gli indagati si sarebbe armati di machete e dopo essere scesi dalla macchina si sarebbero messi all’inseguimento di quell’uomo, che si sarebbe rifugiato nella sua abitazione, convinto di essersi messo in salvo.