• La Procura di Ragusa ha indagato 4 persone accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
  • Sono i soci della Mare Ionio, la nave che ha fatto sbarcare a Pozzallo 27 migranti
  • Secondo gli inquirenti, la società armatrice è stata pagata per trasbordare i migranti
  • Le perquisizioni hanno interessato anche la ong Mediterranea Saving Humans

La Procura di Ragusa ha indagato 4 persone, tra amministratori e dipendenti della società armatrice del rimorchiatore Mare Ionio, per aver percepito somme ingenti per il trasbordo di 27 migranti sbarcati a Pozzallo il 12 settembre scorso. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del codice della navigazione Beppe Caccia, Luca Casarini, Alessandro Metz e Pietro Marrone, le cui abitazioni sono state perquisite, ma gli inquirenti hanno acquisito le documentazioni nelle sede della Mediterranea Saving Humans, con cui la Mare Ionio collabora.

La vicenda

Secondo quanto ricostruito dai magistrati iblei, i migranti erano stati trasbordati l’11 settembre del 2020 dalla Maersk Etienne, battente bandiera danese, che 37 giorni prima li aveva soccorsi in mare.

Il pagamento

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza Ragusa, dalla Squadra mobile di Ragusa, della Finanza di Pozzallo e dalla Capitaneria di Porto, sono state condotte con le intercettazioni telefoniche ma anche con accertamenti finanziari che  “hanno permesso di far emergere – spiegano gli inquirenti – che il trasbordo dei migranti effettuato dall’equipaggio della “Mare Jonio”, senza nessun preventivo raccordo con le Autorità maltesi o con quelle italiane ed apparentemente giustificato da una situazione emergenziale di natura sanitaria, “documentata” da un report medico stilato dal team di soccorritori imbarcatosi illegittimamente a bordo del rimorchiatore, è stato effettuato solo dopo la conclusione di un accordo di natura commerciale – concludono gli inquirenti di Ragusa – tra le società armatrici delle due navi, accordo in virtù del quale la società armatrice della Mare Jonio  ha percepito un’ingente somma quale corrispettivo per il servizio reso”.

Ong non indagata

L’indagine della procura di Ragusa non riguarda la ong Mediterranea saving humans. “La ong non risulta indagata – dice il procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna – , e non risulta coinvolta allo stato attuale”

 

 

 

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