I militari della Finanza di Ragusa hanno sottoposto a sequestro un’area di circa 10.000 metri quadrati e  tratto in arresto un ispicese per furto aggravato di beni demaniali e inquinamento ambientale.

Il sito naturalistico Maccone Bianco

In particolare, i finanzieri sono intervenuti presso il sito naturale definito “Maccone Bianco”, sorprendendo un cittadino di origine ispicese nell’attività non autorizzata di scavo e asportazione incontrollata di sabbia, mediante
cingolato escavatore con cui poi riempiva gradualmente un camion cassonato.

Area tutelata

L’area, identificata dalle associazioni ambientaliste come uno dei beni paesaggistici e naturali più importanti del
ragusano, è tutelata da vincoli paesaggistici e idrogeologici che proibiscono qualsivoglia attività che possa deturpare o modificare le caratteristiche orografiche e faunistiche e/o la conformazione morfologica.

Collasso del terreno

I militari hanno inoltre constatato che l’attività di scavo ha, tra l’altro, causato un irreversibile collasso del terreno, provocando un deturpamento definitivo del sito, che ha dato luogo ad una frana a danno della vegetazione circostante con grave pericolo anche per l’incolumità delle persone e delle abitazioni adiacenti.

Arresto

I finanzieri hanno arrestato il responsabile, eseguendo il sequestro preventivo del sito e dei veicoli utilizzati per il prelevamento di materiale sabbioso, togliendoli dalla sua disponibilità per evitare ulteriori possibili commissioni di reato.

“L’attività testimonia ancora una volta la trasversalità dell’azione delle Fiamme Gialle iblee che concorrono alla
prevenzione e contrasto agli illeciti in materia ambientale, a terra e in mare, a tutela della salute dei cittadini e a
presidio del delicatissimo ecosistema ambientale e paesaggistico nazionale” spiegano dalla Guardia di finanza di Ragusa.