La Banca agricola popolare di Ragusa ha presentato ricorso in Appello contro la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Ragusa nei confronti dell’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso, imputato per diffamazione.

La vicenda

La controversia risale al periodo in cui Gennuso era deputato all’Ars e sul suo profilo social aveva denunciato  la situazione in cui si erano venuti a trovare migliaia di risparmiatori delle provincie di Ragusa e Siracusa, titolari di azioni della Bapr, che avevano visto sensibilmente erodere in poche settimane il valore delle azioni e quindi dei loro risparmi e si vedevano opporre un rifiuto dalla Banca al rimborso delle azioni stesse.

Le azioni

Il nodo è rappresentato dalle azioni della Bapr che, se negli anni scorsi, hanno portato tanti rendimenti il loro valore, col tempo, è crollato, come del resto è capitato ad altre banche popolari. Del caso, un anno fa, si è anche interessata la Commissione parlamentare d’inchiesta sui servizi bancari e finanziari.

“Un ricorso temerario”

“Se la banca pensa di fermarmi con un ricorso ‘temerario’ – afferma l’ex deputato – si sbaglia di grosso. Sono pronto e deciso ad arrivare fino in fondo per fare valere i miei diritti e quelli di migliaia di persone che si sono fidati di funzionari e dirigenti della Bapr nell’acquisto dei titoli. Se non avessi avuto le spalle larghe mi avrebbero fatto fallire, così come è accaduto a molti imprenditori delle province di Ragusa e Siracusa”.

La richiesta di ispezione della Banca d’Italia

L’imprenditore di Rosolini aveva denunciato con tre post su un social il caso  chiedendo anche un’ispezione della Banca d’Italia e l’intervento del presidente ‘Pro tempore’ della Regione, Nello Musumeci, oggi ministro della Repubblica Italiana.

“Su questa vicenda – conclude l’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso – chiedo soltanto che venga fatta giustizia per le mie vicende ed anche per gli ignari risparmiatori”.