Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ragusa ha emesso una sentenza di condanna pari a 7 anni di reclusione nei confronti di Sergio Palumbo, 27 anni di Vittoria, accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e rapina ai danni di una concittadina trentunenne nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre dell’anno scorso. Il giudice Ivano Infarinato, al termine della Camera di consiglio durata oltre sei ore, ha anche condannato l’imputato al risarcimento dei danni causati alla vittima da liquidarsi in separata sede, riconoscendo una provvisionale di 30 mila euro. Al termine dell’udienza la donna ha sentito il bisogno, tramite il legale di fiducia,Luca Strazzulla, di ringraziare pubblicamente la Procura e le forze dell’ordine ed ha invitato tutte le donne vittime di violenza a denunciare.

Una sentenza diametralmente opposta è stata emessa nei giorni scorsi dal tribunale di Siracusa per un episodio non identico ma analogo. I giudici hanno assolto, perché il fatto non sussiste due pachinesi, Giovanni Cianchino, 48 anni, e Giuseppina Cirinnà, 49 anni, di Pachino, finiti sotto processo per sequestro di persona aggravato, stalking e lesioni. La vicenda risale al settembre del 2018 dopo l’arresto della polizia dei due imputati, difesi dagli avvocati Ornella Burgaretta, Giuseppe Gurrieri e Brigida Montoneri, accusati di avere teso una trappola ad una donna, la ex moglie del quarantottenne. Per la polizia, l’imputata avrebbe portato la  vittima in una zona di campagna dove si sarebbe fatto trovare Cianchino che avrebbe legato con una corsa la ex consorte per poi picchiarla, oltre a distruggerle il telefonino. La vittima, sempre secondo la Procura, sarebbe stata costretta a cambiare abitudini per via degli atteggiamenti persecutori ai suoi danni. “Abbiamo ricostruito la vicenda e dimostrato la assoluta insussistenza dei reati ascritti agli imputati chiedendone l’assoluzione con formula piena” sostengono i difensori che si riservano di procedere contro la stessa presunta vittima.