E’ iniziata all’ospedale Civico l’osservazione per dichiarare la morte cerebrale del giovane Filippo Calvo che ha riportato nell’incidente un grave trauma cranico.
Già il bilancio di quell’incidente nelle strade del Ragusano era stato pesantissimo con il decesso di una giovane di 17 anni, Eliana Denaro travolta da un’auto mentre si trovava in sella ad uno scooter insieme al suo fidanzato.
L’incidente si è verificato questa notte in via Pescara, a Scoglitti, frazione di Vittoria, ma gli agenti della Polizia municipale stanno compiendo i rilievi per ricostruire la dinamica dell’impatto.
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio degli inquirenti, la coppia avrebbe dovuto fare ritorno a casa dopo una serata trascorsa insieme ma non potevano immaginare che da lì a poco la tragedia li avrebbe presi in pieno.
Lo scontro è stato piuttosto violento, i due fidanzati sono stati sbalzati dalla sella e per la diciassettenne non c’era nulla da fare: le sue ferite erano troppo gravi per consentire ai soccorritori di tenerla in vita mentre sono con il fiato sospeso i parenti e gli amici del ragazzo, che si trova ricoverato in ospedale in condizioni gravi.
Il mese scorso a Vittoria si era verificato un incidente tra una macchina ed uno scooter in via Goito, in prossimità della villa comunale. Ad avere la peggio sarebbe stato il conducente del ciclomotore che è stato soccorso dal personale del 118.
Prima di quello in via Goito c’era stato un incidente stradale sulla Provinciale 2, tra Vittoria e Scoglitti. Un ciclista, per cause da accertare, è stato travolto da una macchina, il cui conducente non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto. La vittima è stata trasferita in ospedale da un’ambulanza del 118 mentre le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno sentito alcuni testimoni per provare a comprendere le responsabilità in questo impatto.
Pochi giorni prima, era stato identificato l’automobilista che aveva travolto e ucciso sulla strada provinciale Scoglitti Santa Croce un ciclista di Vittoria, Rosario Dezio, 59 anni, mentre pedalava in sella alla propria bicicletta, senza fermarsi a prestare soccorso. Si tratta di un rumeno di 36 anni, ai domiciliari per omicidio stradale aggravato e mancato soccorso. L’uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità dopo essere stato individuato e interrogato dai carabinieri che già qualche ora dopo l’incidente erano sulle sue tracce perchè l’auto che aveva travolto il ciclista aveva perso nell’impatto la targa.
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