Giornata da incubo per il piano vaccinale  in Italia e in Sicilia per motivi e con effetti diversi

Caos a Ragusa

Una giornata da incubo per i cittadini che si sono recati al centro vaccinale di Ragusa. Assembramenti, file proteste, attese fino a cinque ore. A causa di un errore materiale nella piattaforma informatica delle prenotazioni, sono state infatti convocate oltre 800 persone, 300 in più di quelle previste. Una presenza massiccia che ha provocato disagi tra gli utenti. Anziani, disabili, gente proveniente da fuori provincia. Non sono mancate multe per sforamento degli orari dei parcheggi che hanno alimentato le proteste, denunce per quanto stava accadendo ed anche l’intervento delle forze dell’ordine.

Cosa è accaduto

In serata e’ la stessa Azienda sanitaria provinciale a spiegare cosa e’ accaduto: “Oggi la programmazione dei vaccini all’hub dell’ex ospedale Civile di Ragusa ha registrato inconvenienti a causa dell’alto numero di persone che si sono presentate, in quanto invitate, per la vaccinazione. Dovevano essere circa 500 i vaccini da somministrare, ma a causa di un errore che si e’ verificato nella piattaforma delle prenotazioni, le persone che si sono presentate sono state piu’ di 800. Alcune di queste provenivano da altre province della Sicilia”. Le persone in più sono state comunque vaccinate. “La Direzione generale preso atto del disagio causato agli utenti – si legge in una nota dell’Asp – esprime rammarico per quanto accaduto e ha raccomandato agli uffici preposti di vigilare affinchè tali inconvenienti non si verifichino più”. Anche il Sindaco di Ragusa , Peppe Cassì intervenuto in serata ha commentato: “Da domani adotteremo degli ulteriori accorgimenti per quanto di competenza comunale, al fine di rendere più agevole il servizio e ridurre i disagi”.

A rischio il piano vaccinale

Altra soria, invee, quella che mette a rischio il piano a livello nazionale. Le prenotazioni fissate fino a maggio da rinviare o cancellare, i richiami per almeno 2 milioni e 300mila italiani da gestire, le fasce d’età da rivedere. L’ennesimo colpo di scena sul vaccino di Astrazeneca, che sarà ora raccomandato per gli over 60 dopo esser stato consigliato per gli under 55 e poi esteso a tutte le classi di età, costringe il governo a rimettere mano al piano vaccinale, già cambiato tre volte dall’inizio della campagna a dicembre. Con il siero dell’azienda anglo-svedese che sarà ora somministrato ai 60-79enni. “A breve ci sarà una circolare con tutte le indicazioni, dobbiamo essere chiari e netti” dice il ministro della Salute Roberto Speranza al termine di una giornata di riunioni con gli esperti ribadendo però che le priorità dell’esecutivo non cambiano: vanno messi in sicurezza gli anziani e le persone fragili. Ma al di là delle decisioni che verranno prese in queste ore, un dato è già chiaro ed evidente a tutti: la modifica in corsa e, soprattutto, i timori sempre più diffusi tra gli italiani, rischiano di provocare ulteriori rallentamenti alle vaccinazioni proprio nel momento in cui è fondamentale imprimere un’accelerazione.

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