• Medico dell’Asp di Ragusa arrestato dai carabinieri del Nas
  • E’ accusato di concussione e truffa
  • Riceveva i pazienti nel suo studio invece che nella struttura pubblica
  • E’ il secondo caso nel Ragusano

I carabinieri del Nas di Ragusa hanno arrestato uno psichiatra dipendente dell’Asp di Ragusa accusato di concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale.

Le visite nel suo studio

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Ragusa, il medico, con la scusa del Covid avrebbe costretto un paziente a recarsi nel suo studio privato, a pagamento, per essere sottoposto a visita, anziché riceverlo in struttura pubblica. Avrebbe inoltre consegnato numerose certificazioni medico legali su documentazione intestata all’Asp di Ragusa e materialmente redatte presso la struttura pubblica, ad altrettanti pazienti che aveva visitato nel suo studio privato.

Il precedente

I militari hanno seguito la stessa pista d’indagine che portò il 20 febbraio del 2020 all’arresto di un altro medico, Giuseppe Iuvara, con l’accusa di corruzione , assieme alla figlia di una donna invalida e di una intermediatrice. Dall’indagine emergerebbe una complicità tra i due professionisti.

Psichiatra ai domiciliari

Il medico è ai domiciliari. L’indagine è coordinata dal procuratore Fabio D’Anna e dal magistrato Monica Monego. All’uomo sono stati anche sequestrati 32mila euro. “Non c’è nessuna indebita percezione di somme d’invalidità – dice il procuratore D’Anna – Le certificazioni erano rilasciate effettivamente a soggetti portatori di patologie. I reati contestati muovono dal fatto che ai pazienti veniva imposto di frequentare lo studio privato del professionista, a pagamento”.

Un medico licenziato dall’Asp di Ragusa

Nel febbraio del 2019, il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò ha deliberato il licenziamento del medico gastroenterologo di 66 anni, in servizio nell’ospedale di Modica, arrestato dai carabinieri il 15 gennaio per peculato aggravato, abuso d’ufficio e truffa aggravata nei confronti dello Stato.

Il medico era già stato licenziato nel 2010 e poi reintegrato nel posto di lavoro in seguito ad una sentenza del Giudice del lavoro.