Sono stati assolti dall’accusa di abbandono di rifiuti tossici per non aver commesso il fatto il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, e tre funzionari del Provveditorato delle Opere pubbliche, Donatello Puiatti, Giovanni Coppola e Donato Carlea, a conclusione del processo con il rito abbreviato che si è celebrato al palazzo di giustizia di Siracusa. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Siracusa, Carla Frau, al termine di una Camera di consiglio di oltre tre ore.
L’inchiesta, coordinata dai magistrati della Procura di Siracusa, era stata aperta dopo una denuncia relativa alla presenza di polvere di pirite, sostanza tossica, nel territorio di Priolo, per cui il sindaco, difeso dall’avvocato Ezechia Paolo Reale, ed i tre funzionari, rappresentati dall’avvocato Francesco Favi, erano stati iscritti nel registro degli indagati. Nel corso dell’udienza preliminare, che si è svolta poco meno di un mese fa al secondo piano del tribunale di Siracusa, i 4, che si sono sempre dichiarati innocenti, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il pm di Siracusa, Carlo Enea Parodi, al termine della requisitoria, ha chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati.
La vicenda non è affatto chiusa, in quanto il gup ha trasmesso gli atti in Procura per l’individuazione dei responsabili.
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