Gli agenti di polizia hanno eseguito un fermo per omicidio nei confronti di un nigeriano accusato di aver accoltellato a morte il 12 luglio un suo connazionale, 30 anni, in via Re Ierone II, nella zona centrale di Siracusa.

Scovato a Catania

L’indagato è stato rintracciato a Catania dove si era rifugiato per scampare alle forze dell’ordine ma un poliziotto in borghese mentre passeggiava in via De Pasquale ha appreso della presenza, grazie ad alcune testimonianze di un gruppo di nigeriani, del latitante, prelevato e condotto in carcere, nel penitenziario etneo, in attesa dell’udienza di convalida.

Le indagini

Secondo quanto ricostruito dalla Questura, il fermato e la vittima, prima dell’accoltellamento, si sarebbero incontrati un’ora prima, intorno alle 16,30, e da lì a poco ne è nata una lite: il trentenne avrebbe sferrato un pugno al rivale, ferendolo all’altezza dell’occhio. Avrebbe meditato vendetta l’indagato, che si sarebbe messo alla ricerca del suo connazionale, incontrandolo in via Pindaro, poco distante da via Re Ierone, e dalla borsa avrebbe estratto un coltello, uccidendo la vittima con un fendente al torace, quasi in prossimità del cuore, come emerso al termine dell’ispezione cadaverica.

“Persona pericolosa”

Dalle informazioni fornite dalla polizia, il fermato ha diversi precedenti penali, soprattutto è una personalità piuttosto turbolenta e si sarebbe reso responsabile di episodi violenti. “In più di una occasione si era scagliato contro le forze dell’ordine intervenute per placare le azioni violente e spropositate dell’uomo che non di rado ha procurato allarme sociale e pericolo per l’incolumità dei cittadini” spiegano dalla Questura di Siracusa. Poco dopo l’aggressione, il nigeriano è sparito e le ricerche non sono state semplici perché non ha una residenza fissa ma temendo di essere facilmente catturato avrebbe deciso di recarsi a Catania.