Nuova aggressione nel carcere di Augusta con un agente di polizia penitenziaria che è stato preso a colpi di mazza da un detenuto. La direzione nazionale del Sippe ha deciso di chiedere un’ispezione nella struttura di Augusta anche perché questo episodio non è un evento isolato. In merito all’aggressione, secondo una prima ricostruzione l’agente sarebbe intervenuto per sedare una lite tra due detenuti, a quanto pare uno di questi si sarebbe reso protagonista di violenze nei confronti di un altro agente.

Altra aggressione ad Augusta

Nei giorni scorsi, un agente della polizia penitenziaria è stato picchiato da un detenuto nella Casa di reclusione di Augusta, nel Siracusano.

La denuncia del sindacato

Lo ha denunciato il sindacato autonomo polizia penitenziaria “Il fatto grave è che non sarebbe stato preso alcun provvedimento disciplinare nei confronti dell’aggressore”, afferma il segretario nazionale del Sappe per la Sicilia, Calogero Navarra. “Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli agenti”, aggiunge”. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece esprime vicinanza ai colleghi di Augusta e denuncia: “quel che è accaduto, di una violenza inaccettabile, ci ricorda per l’ennesima volta quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario”.

Violenza nel carcere di Siracusa

Alla fine del mese di giugno, nel carcere di Siracusa, in contrada Cavadonna, un detenuto appartenente alla criminalità organizzata campana ha aggredito il coordinatore dei medici dell’area Sanitaria. “La gestione della sicurezza dovuta alla carenza di personale è alquanto difficile: si lavora con turni di 8 ore ed in caso di eventi critici l’orario di servizio si prolunga ad oltranza. La Casa Circondariale di Siracusa secondo polo detentivo nella Regione Sicilia, nei turni pomeridiani e notturni si accentua ancora di più la carenza di personale” spiega Di Giacomo, segretario del Spp.

 

 

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