“La settimana scorsa abbiamo inaugurato la Pet e il reparto ristrutturato di Medicina nucleare, la consegna oggi della Radioterapia alla fruizione dei cittadini siracusani costituisce un momento importante per questa provincia. Oggi i pazienti oncologici non dovranno più rivolgersi a strutture altre rispetto a quelle che hanno diritto di trovare nel proprio territorio dove si completa il percorso oncologico dalla prevenzione alla diagnostica, alla terapia, alla riabilitazione. E’ una grande conquista per cui ringraziamo il Governo regionale e l’Assessorato alla Salute che hanno garantito accessibilità ai fondi europei per questa ed altre strutture e attrezzature di alta tecnologia di cui Siracusa si è potuta dotare, ringraziamo il Fondo sociale ex Eternit che ci ha consentito di dotare la struttura di radioterapia di una tac di centraggio di ultima generazione e delle attrezzature complementari destinando 500 mila euro a tale scopo dei risarcimenti ottenuti dagli ex lavoratori. E ringrazio tutti i miei collaboratori che hanno consentito il raggiungimento di questo importante traguardo”.

Lo ha detto il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta al taglio del nastro della Radioterapia nel presidio ospedaliero Rizza, dopo la benedizione impartita dall’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo, un evento storico per il territorio che ha visto la presenza dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi insieme con il dirigente generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Ignazio Tozzo e ad altri dirigenti regionali e la partecipazione corale di autorità locali e regionali, parlamentari nazionali e regionali, rappresentanti del mondo politico, civile e militare della provincia, dei sindacati, del terzo settore e del mondo sanitario, degli ex lavoratori Eternit e delle loro famiglie insieme con il presidente nazionale del Fondo sociale Astolfo Di Amato e componenti il Consiglio direttivo.

“E’ un grande risultato – ha detto l’assessore Gucciardi – abbiamo eliminato uno dei diritti negati ai pazienti oncologici di questa provincia che per troppi anni non hanno avuto riconosciuto questo diritto. Sono grato all’Asp di Siracusa e al direttore generale Brugaletta per aver realizzato questo straordinario progetto e oggi i cittadini di questa provincia – e non solo – hanno a disposizione questo importante servizio con una offerta sanitaria adeguata ai loro bisogni. Sosteniamo la necessità di un nuovo ospedale per il capoluogo, tra le priorità dell’Assessorato, tuttavia credo che in questo momento la provincia di Siracusa abbia livelli di assistenza di qualità che permettono ai cittadini di non avere bisogno di spostarsi oltre i confini dell’area territoriale”.
Al tavolo dei relatori, dal prefetto Armando Gradone, al sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, al presidente della Commissione regionale Bilancio all’Ars Vincenzo Vinciullo, al deputato e componente la Commissione regionale Sanità Marika Cirone Di Marco, al dirigente generale del Dasoe Ignazio Tozzo, al direttore amministrativo Giuseppe Di Bella, al direttore sanitario e presidente dell’Ordine dei Medici Anselmo Madeddu, al direttore medico dell’ospedale Umberto I Giuseppe D’Aquila che ha moderato gli interventi, hanno sottolineato l’importanza dell’evento che colma un gap storico alla provincia di Siracusa. “I pazienti oncologici – ha detto il prefetto Gradone – sono pazienti speciali e questo vale per loro e per le loro famiglie. Con questa realizzazione l’Asp di Siracusa, dove sto riscontrando una grande managerialità, colma un vuoto straordinario. Va a merito di questa Azienda e di questo management l’obiettivo raggiunto che sicuramente produrrà un risultato fondamentale nell’interesse dei pazienti di questo territorio”.
Soddisfazione ha espresso anche Anselmo Madeddu a nome dell’Ordine provinciale dei Medici: “La notizia della inaugurazione della Radioterapia a Siracusa viene accolta con grande favore dall’Ordine dei Medici di Siracusa che, come è noto, ha fatto di questo argomento una propria battaglia – ha detto Anselmo Madeddu -. Si tratta in realtà di una vera battaglia di civiltà che è stata vinta da tutto un territorio che ci ha creduto da tempo e che si è battuto per questo. Si colma così un gap storico importante che allinea la provincia di Siracusa a standard sanitari finalmente adeguati ai bisogni della popolazione, specie in una provincia, come questa, da anni caratterizzata da una particolare incidenza dei tumori e da una forte mobilità sanitaria oncologica. Un plauso ed un sentito ringraziamento dunque al Governo regionale, al presidente e all’assessore alla Salute, ma anche un plauso al direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta. Ma un ringraziamento va anche a coloro che li hanno preceduti nella realizzazione di questo “sogno”, alle forze politiche e alle istituzioni tutte che si sono spese davvero tanto per questo progetto, con un particolare riferimento anche alla Associazione dei familiari delle vittime dell’amianto. Siamo certi che questa sarà una tappa di avvicinamento della sanità siracusana a standard di assoluta eccellenza. Sentirsi pienamente utili alla comunità in cui si vive. Sono proprio questi momenti che restituiscono per intero il senso più autentico della missione connessa alla professione medica. Da presidente dell’Ordine devo dire che, se l’orgoglio, ben canalizzato, può diventare una importante molla psicologica nella tensione verso il miglioramento di se stessi, allora vorremmo veramente risvegliare in tutti noi l’orgoglio di essere “Siracusani”, figli di una civiltà millenaria, unitamente a quello di appartenere ad una categoria che, se ispirata dalla vocazione e dal più profondo senso di umanità, ha il privilegio di esercitare una delle più belle professioni del mondo”.

Parole di ringraziamento il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo ha avuto innanzitutto nei confronti di tutti quei cittadini uniti in comitati o singolarmente, che hanno condotto battaglie nei passati decenni affinché si istituisse la radioterapia. Alla cerimonia era presente anche Ermanno Adorno, un paziente che alcuni anni fa ha fatto lo sciopero della fame per tale ragione. “Quando mi sono insediato – ha ricordato il sindaco – ho raccolto il grande disagio dei pazienti oncologici costretti a recarsi a Catania per sottoporsi alla radioterapia ed ho attivato per loro un servizio di trasporto. Oggi posso dire di essere lieto di potere tagliare un servizio erogato dall’amministrazione comunale”.

“La cerimonia di inaugurazione del Centro di Radioterapia a Siracusa è importante – ha detto il presidente nazionale del Fondo sociale Ex Eternit Astolfo Di Amato -. Non solo per l’evento in sé, in quanto implica la disponibilità da parte della popolazione di un importante presidio terapeutico. Ma anche perché dà evidenza e porta all’attenzione dell’opinione pubblica una storia di uomini di buona volontà. L’utilizzo dell’amianto è stato una tragedia per tutti i paesi del mondo occidentale. Su tale tragedia si sono costruiti conflitti sociali, e talvolta giudiziari, che in Italia si sono riversati soprattutto sul piano penalistico. Conflitti che spesso, al di là della risonanza mediatica, sono restati fine a sé stessi. A Siracusa vi è stata la felice convergenza verso un intento comune: quello di preoccuparsi di una reale assistenza alle vittime e di dare un contributo effettivo a tutta la collettività. Ecco perché lo sbocco del possibile conflitto tra gli ex dipendenti Eternit ed il Gruppo Svizzero Eternit, che faceva capo a Stephan SCHMIDHEINY, invece che esplodere in una sterile contrapposizione si è indirizzato verso una proficua collaborazione. È un risultato che ha portato frutti positivi a tutti e che testimonia, ancora una volta, che la ricerca del bene comune non passa attraverso un inutile disconoscimento delle ragioni degli altri, ma attraverso la ricerca di punti di convergenza alimentata dalla volontà di costruire e non di distruggere. Vorrei ringraziare tutti voi – anche a nome di Becon – per lo spirito costruttivo e per la volontà di trovare delle giuste soluzioni. Desidero esprimere un ringraziamento speciale all’avvocato Reale e all’Avvocato Aliffi, che stanno dedicando molto tempo a costruire un futuro migliore per questa comunità. È un onore lavorare con persone così”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Ezechia Paolo Reale componente del Comitato di distribuzione Fondo sociale ex-Eternit: “E’ una bellissima conquista per la città e noi del Fondo sociale ex-Eternit siamo estremamente contenti di dare ai cittadini siracusani una possibilità che per tanto tempo è mancata. Non vogliamo oggi parlare di risarcimento ma di una collettività che rinasce da un momento negativo con un fiore di speranza verso il futuro. Questo momento voglio dedicarlo a tutti quelli che hanno lavorato per questo, ma principalmente a tutti gli operai deceduti o ammalati, ai lavoratori ex-Eternit che, avendo partecipato alle attività del Fondo sociale, hanno consentito alla città di ottenere questo risultato. È un loro regalo alla città e dobbiamo ringraziarli in modo particolare per questo. Tra tutti ne voglio ricordare uno, Antonio Lena, che è deceduto per asbestosi dopo aver iniziato questa lunga attività e per tanto tempo è stato il leader carismatico di queste persone che restano oscure ma che, in realtà, sono i veri protagonisti di questa giornata”.

Già da lunedì la Radioterapia servirà i primi pazienti siracusani selezionati dall’Arnas Garibaldi di Catania con cui l’Asp di Siracusa ha avviato una proficua collaborazione per le fasi di start up della struttura sino alla sua messa a regime e alla formazione del personale aziendale. In turni di quattro ore giornaliere, si alternano tre dirigenti medici Salvatore Bonanno, Salvatore Tomaselli e Valeria Solarino, un fisico Letizia Barone Tonghi, due borsiste e cinque tecnici coordinati dal direttore della Radioterapia dell’Arnas Garibaldi di Catania Alberto Rosso. L’Azienda intanto ha provveduto alla modifica della pianta organica prevedendo a regime un primario, tre dirigenti medici radioterapisti, sette tecnici esperti in radioterapia, tre infermieri e due fisici esperti qualificati che saranno accompagnati nella formazione dall’equipe catanese sino alla loro autonomia.

I lavori, realizzati dalla A.T.I. VARIAN Medical System S.p.A. – Ignazio Alì S.p.A., progettati e diretti dall’ingegnere Vincenzo Buccheri, R.U.P. l’ingegnere Sebastiano Cantarella direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Azienda, sono iniziati il 6 ottobre 2014 ed hanno impegnato complessivamente 2 milioni e 600 mila euro circa di cui 1 milione e 200 mila per l’acquisto dell’acceleratore lineare e la restante somma per l’esecuzione dei lavori. Alla realizzazione della struttura e all’acquisto dell’acceleratore lineare si è provveduto con i fondi europei del programma Fo-Fesr 2007-2013 destinati dal governo della Regione siciliana all’acquisto di attrezzature diagnostiche di alta tecnologia e ad investimenti strutturali per l’innalzamento della salubrità delle strutture ospedaliere. La gara è stata espletata dall’Asp di Agrigento quale capofila per la fornitura e l’installazione chiavi in mano di 2 acceleratori lineari per le Asp di Agrigento e Siracusa.

L’intera opera, moderna, realizzata nell’area retrostante l’ospedale Rizza immersa nel verde, è composta da un bunker di circa 170 metri quadrati, interamente in cemento armato per contenere le apparecchiature di radioterapia e da una struttura di supporto di circa 600 metri quadrati che contiene la sala TAC, sala comandi, sale di attesa, ambulatori medici e stanze del personale medico ed infermieristico, stanza “Fisico”, locali tecnici, spogliatoi, servizi igienici, vano officina, deposito per le sostanze radioattive.

La struttura è dotata di due ingressi: quello principale, posto a sud – ovest che immette in un’ampia zona aperta che comprende una sala di attesa, un desk per l’accettazione e i servizi igienici per il pubblico. Il secondo ingresso, posto a nord – est, ha la funzione di ingresso per gli operatori e per i pazienti barellati.