• Sottoscritto accordo per usare tecnologie in grado di riutilizzare le emissioni di anidride carbonica
  • Alla partnership hanno aderito Sonatrach Raffineria Italiana e Sasol Italy che operano ad Augusta
  • Al lavoro gli scienziati del Politecnico di Torino

E’ stata sottoscritta una partnership tra Sonatrach Raffineria Italiana,  Sasol Italy, che hanno due stabilimenti ad Augusta, nella zona industriale di Siracusa, il Politecnico di Torino e il Dipartimento di scienza applicata e tecnologia. L’obiettivo è la realizzazione  di uno studio di fattibilità sull’utilizzazione della tecnologia “Carbon Capture, Storage and Utilization” (CCSU) nei processi industriali dei due siti produttivi di Augusta.

Riutilizzo dell’anidride carbonica

Lo studio dovrà verificare la possibilità di dimensionare un impianto per la cattura e l’utilizzo dell’anidride carbonica per produrre gas di sintesi (syngas) e combustibili liquidi. L’obiettivo primario sarà, quindi, quello di definire le soluzioni tecniche più adeguate sulla base delle attuali emissioni di CO 2 ed i relativi costi di investimento necessari.

Ridurre le emissioni

“Quella della CCSU è una prospettiva interessante – ha commentato l’ad di Sonatrach Raffineria Italiana, Rosario Pistorio – perché consentirebbe di realizzare combustibile a bassissime emissioni di CO 2 nel luogo di produzione, con un significativo risultato in termini di sostenibilità del prodotto e una riduzione dell’impatto ambientale. La partnership  confermano la volontà di rafforzare i nostri investimenti in sostenibilità per guidare la transizione energetica ricercando e sperimentando soluzioni innovative, auspicando che il Governo decida di sostenere il nostro settore in investimenti di cui sia il PNIEC che la commissione europea riconoscono il valore strategico per la
decarbonizzazione a lungo termine”.

Tutela ambientale

“La partnership con il Politecnico di Torino – ha aggiunto Sergio Corso, vice presidente Operations di Sasol Italy – segna il primo passo per studiare tecnologie innovative per la produzione di gas di sintesi e per avviare nel nostro territorio un circolo virtuoso basato sui principi dell’economia circolare. Un’azione concreta, che testimonia la volontà e l’impegno delle nostre aziende di raggiungere obiettivi nuovi e sfidanti per la protezione dell’ambiente e un futuro sempre più sostenibile per i nostri stabilimenti”.

Appello al Governo regionale

Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, che chiede al Governo regionale di sostenere l’industria. “A questo punto, è necessario che il Governo regionale, dalla clausura autoimposta di
queste ore, si decida finalmente a battere un colpo – conclude Giovanni Cafeo – sciogliendo la riserva sulle prospettive di sviluppo che ritiene possano aiutare la Sicilia ad  uscire dalla profonda crisi che sta vivendo, ben precedente alla pandemia ma che con il Covid rischia di subire il definitivo colpo di grazia”.

Articoli correlati