Gli agenti di polizia di Siracusa hanno arrestato nelle ore scorse Marco Fazzino, operaio, con l’accusa di detenzione di armi. Secondo quanto emerge in una prima ricostruzione, l’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, avrebbe avuto in casa uno o più armi come emerso al termine di un controllo nella sua abitazione, scattata dopo aver visto delle persone uscire dall’appartamento.

Era sotto osservazione

Evidentemente, l’operaio era sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine e così, a conclusione degli accertamenti, è stato condotto in carcere e nelle prossime ore si presenterà al palazzo di giustizia di Siracusa.

La vendita delle cappelle, l’uomo è sotto processo

Fazzino è un personaggio noto per via del suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Siracusa sulla compravendita illecita di cappelle nel cimitero di Siracusa. Venne arrestato insieme all’allora direttore del camposanto, Fabio Morabito, entrambi rinviati a giudizio come disposto dal gip del Tribunale di Siracusa.

La vicenda trae origine dalla denuncia da una delle vittime che, vivendo ormai lontana e rientrata a Siracusa durante le festività natalizie del 2019, si era accorta che la cappella di famiglia del cimitero comunale, in cui erano state tumulate le salme dei propri congiunti, era ormai occupata da altri defunti. Le attività investigative dalla Squadra Mobile avrebbero rivelato un sistema consolidato tale per cui gli indagati, avrebbero indotto i privati, spinti dal bisogno e dall’urgenza di dare sepoltura ai loro cari, a versare somme di denaro allo scopo di eludere le lungaggini delle procedure di evidenza pubblica, finalizzate all’assegnazione legale dei loculi e delle cappelle.