“Ci sono stati dei momenti bui per me” ha detto il parlamentare regionale Carlo Auteri nel corso della convention a Siracusa per il suo battesimo nella Dc ma poi è stato costretto a fermarsi: “Scusate, è l’emozione” e giù gli applausi di incoraggiamento da parte della platea e dei suoi nuovi compagni di partito.

I tormenti nell’ultimo periodo in FdI

Ha ripercorso il suo divorzio da Fratelli d’Italia, da cui si è dimesso a seguito degli strascichi legati alla bufera mediatica che lo ha coinvolto e del pressing del deputato nazionale di FdI, Luca Cannata, per nulla voglioso di volerlo ancora dentro il partito.

“Volevano ammazzarmi politicamente”

Il parlamentare regionale neo democristiano ha spiegato del tentativo ai suoi danni di “ammazzarmi politicamente” ma “ho protetto l’immagine del mio ex partito, nel rispetto dell’opportunità che mi è stata data 2 anni. Sono grato alla premier Meloni ed a Manlio Messina con cui ho un rapporto personale”.

Auteri ha rimarcato la sua distanza dalla politica fatta da assolutismi, critica riservata da mesi  a Luca Cannata, mai nominato nel suo discorso,  sostenendo che “bisogna parlare alla gente” perché “le medaglie al petto non hanno portato ricchezza al nostro territorio”. Il deputato Ars, nella cui scala valoriale ha asserito di avere in cima principi come “inclusione e condivisione di idee, ha usato parole dolci per Cuffaro e la Dc che “accolgono le persone come una famiglia: questa è la distinzione rispetto agli altri partiti”.

“No a Siracusa cameriere della politica regionale”

“Bisogna essere protagonisti nella politica regionale e non succubi di una politica che vede la provincia di Siracusa cameriere su alcune azioni” ha arringato Auteri, che, in merito alle prossime elezioni regionali, ha affermato di essere pronto alla sfida ma senza l’assillo di ottenere un secondo mandato. “Non ho l’ansia di essere rieletto ma sono qui per portare avanti un’azione che renda il partito protagonista a Siracusa affinché possa esprimere un parlamentare, chiunque sia, l’importante è che vi sia una rappresentanza parlamentare”.