Dalla sua elezione a sindaco di Avola, avvenuta nella primavera del 2012, Luca Cannata, 41 anni, commercialista, esponente di Fratelli d’Italia, ha amministrato quasi in perfetta solitudine. Con un Consiglio comunale orientato dalla sua parte e con un’opposizione blanda, il pupillo dell’ex vicepresidente della Regione, il siracusano Titti Bufardeci, ha dettato legge nella sua Avola.

Ha rischiato di finire in anticipo il suo mandato quando nel 2019 ad Avola è arrivata una commissione di indagine per verificare se vi fossero le condizioni per sciogliere il Comune per infiltrazioni mafiose ma il ministero degli Interni ha escluso questa eventualità.

L’altro grattacapo lo ha avuto con l’inchiesta della Procura di Siracusa su una truffa al Comune di Avola in merito ad alcuni lavori sul litorale ma il gup di Siracusa, su richiesta dello stesso pm, ha pronunciato il non luogo a procedere per Cannata mentre altre 11 persone sono state rinviate a giudizio.

Due ostacoli che il sindaco “re” di Avola è riuscito a superare ma nelle ultime settimane si è affacciato sulla scena politica locale Nicola Bono, ex sottosegretario alla Cultura del Governo Berlusconi ed ex presidente della Provincia. Bono, noto come “Uccio”,  da sempre a Destra, dopo lo scioglimento del Pdl, ha staccato la spina, salvo poi riattaccarla aderendo al movimento la Buona Destra, fondata da Filippo Rossi.  E nel vuoto più totale dell’opposizione, sono bastati due affondi al sindaco per scuotere la stagnante politica avolese ed ora i timidi oppositori della città della mandorla guardano a lui.

Bono e Cannata si sono scontrati sulla strada portuale, voluta fortemente dal sindaco, ma contestata dall’ex presidente della Provincia per l’assenza di un porto turistico. Ne è nata una polemica con tanto di botta e risposta ed con accuse reciproche, l’ultima, in ordine di tempo, l’ha lanciata Bono, sostenendo l’illegittimità del progetto di quella strada in quanto non previsto dal nuovo Piano regolatore, non ancora licenziato dalla Regione.

Le premesse sembrano indicare che la polemica non si esaurirà solo con la “strada portuale senza porto”, anzi, secondo fonti politiche, l’ex sottosegretario ha tutta l’intenzione di essere una spina nel fianco del sindaco, al punto che lo ha pure sfidatoad un confronto pubblico. Uno scontro tutto a destra con la sinistra pressoché assente ma questa incursione potrebbe riaprire i giochi in vista delle amministrative del 2022 quando Cannata non potrà ricandidarsi.