Il Comune di Avola non sarà sciolto per infiltrazioni mafiosa. È quanto ha deciso il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha firmato il decreto che chiude il procedimento avviato nei confronti del Comune in quando “non sussistono i presupposti per lo scioglimento o l’adozione di altri provvedimenti”.
Una commissione di indagine era stata istituita dal prefetto di Siracusa il 13 maggio dello scorso anno per effettuare gli accertamenti. Lo scorso 12 novembre la commissione ha presentato la relazione conclusiva, e lo scorso 27 dicembre il prefetto di Siracusa ha evidenziato l’insussistenza delle condizioni per applicare lo scioglimento conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso secondo il Testo unico degli Enti locali. “Gli elementi emersi non presentano la necessaria congruenza rispetto ai requisiti di concretezza, univocità e rilevanza richiesti”. Resta, dunque, in carica il sindaco Luca Cannata, il Consiglio comunale e la giunta. Fino ad oggi sono due i Comuni del Siracusano sciolti per infiltrazioni mafiose: Augusta e Pachino.

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