Era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie, Laura Pirri, 31 anni, dandole fuoco con il fornellino da campeggio, al culmine di una lite scoppiata per un modesta somma di denaro. Sebastiano Iemmolo, 36 anni, di Rosolini, è deceduto in ospedale dove era stato trasferito a seguito di un malore avvertito mentre si trovava in carcere, dove sta scontando la sua pena. Non sono chiare, per il momento, le cause che hanno portato al decesso dell’uomo, la Procura di Siracusa sta compiendo degli accertamenti per ricostruire le ultime ore di vita del trentaseienne al fine di accertare cosa gli abbia provocato quel dolore e che tipo di interventi medici sono stati compiuti.
Il dramma si consumò il 7 marzo del 2017 quando vi fu una lite tra Iemmolo e la moglie solo che la donna morì dopo oltre due settimane di agonia all’ospedale Civico di Palermo, stroncata dalle profonde lesioni che le devastarono il corpo. Le indagini presero una piega decisiva dopo le dichiarazioni della madre della vittima che raccontò di aver saputo dal nipote di 10 anni, figlio della coppia, di quella brutale aggressione. A scatenare la rabbia dell’uomo sarebbe stata la sua richiesta di una piccola somma in denaro, circa 20 euro, che la moglie non avrebbe voluto dargli. La coppia non viveva in condizioni economiche florida, la trentunenne, a quanto pare, avrebbe voluto fare economia e così il marito, accecato dalla rabbia, le avrebbe cosparso del liquido infiammabile per poi darle fuoco con il fornellino da campeggio. E per evitare di farsi incastrare, avrebbe pianificato la versione da dare ai poliziotti, quella di un incidente domestico.
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